Sergio Cofferati, in un’intervista a La Stampa, ha dichiarato: “Letta un servo della Nato? Non scherziamo. Il leader del Pd non è affatto subalterno alla Nato, queste contestazioni sono inaccettabili. Anche perché dimostrano mancanza di rispetto delle opinioni degli altri, la base della democrazia”.
“C’è un Paese che è stato occupato da un invasore. Questi due soggetti non sono nelle stesse condizioni, non accetto l’idea del né né. Uno è l’aggredito e l’altro è l’aggressore. E l’aggredito sta subendo danni enormi sulla popolazione e sui beni materiali. I bambini e le donne uccisi sono ucraini, ma non sono soldati”, spiega l’ex leader della Cgil.
“Per evitare la resa degli ucraini dobbiamo aiutarli con le armi, con i medicinali , con tutto ciò che serve loro per difendersi e resistere”; prosegue Cofferati che poi spiega: “È realistica una sconfitta di Putin. Qualora, grazie alla resistenza e alle sanzioni, fosse costretto a trattare per stabilire quali debbano essere i rapporti tra i due Paesi, sul piano politico, economico e istituzionale. È evidente che per arrivare a questo obiettivo, un ruolo fondamentale riguarda l’Europa. Prima facciamo entrare Kiev nella Ue, prima mettiamo in campo sanzioni efficaci, applicate da tutta l’Europa, e prima riusciremo a costringere Putin a una trattativa seria”.
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