Massimo Fini: "Dalla retorica della Resistenza sono nate le Brigate Rosse e i tedeschi non furono occupanti"
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Massimo Fini: "Dalla retorica della Resistenza sono nate le Brigate Rosse e i tedeschi non furono occupanti"

Il giornalista si lascia andare a una lettura abbastanza sconcertante sulla fine della seconda guerra mondiale. Gli occupanti furono gli Alleati

Massimo Fini: "Dalla retorica della Resistenza sono nate le Brigate Rosse e i tedeschi non furono occupanti"
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28 Aprile 2022 - 16.50


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Parole che lasciano abbastanza sconcertati, come l’irrilevanza della Resistenza, tema già ampiamente smentito dagli storici.  Ma ormai il conformismo dell’anticonformismo la fa da padrone. E dopo Giampaolo Pansa ora ci pensa Massimo Fini con una lettura abbastanza bizzarra della Resistenza e dell’occupazione. E infatti la polemica è nata”


In un lungo articolo ha scritto, tra l’altro: “La Resistenza dal punto di vista militare fu un fatto marginale all’interno di quella tragica epopea che è stata la Seconda guerra mondiale. Fu il riscatto morale di poche decine di migliaia di uomini e donne coraggiosi, non del popolo italiano. Ma con la retorica della Resistenza noi italiani abbiamo fatto finta di aver vinto una guerra che invece avevamo perso e nel modo più inglorioso. E come ogni retorica non è stata innocente e ha partorito guai seri per il nostro Paese, a cominciare, solo per fare un esempio, dalle Brigate Rosse che, nei suoi esponenti più seri e motivati, alla Resistenza si richiamavano.

Io non ho aspettato Luciano Violante per affermare che i ragazzi che andarono a morire per Salò avevano pari dignità con i partigiani. Le due parti si battevano per valori diversi: per la libertà i partigiani, quelli veri, per l’onore e la lealtà i giovani fascisti. Lealtà nei confronti dell’alleato tedesco. Con quell’alleato non ci si doveva alleare, ma voltargli le spalle, in una lotta per la vita o per la morte, quando si fa palese la sconfitta, è stato un tradimento indegno e l’8 settembre, che oggi qualcuno vorrebbe far assurgere a festa nazionale, una delle pagine più ingloriose della storia italiana recente.

Gli occupanti in Italia non erano i tedeschi, ma gli Alleati. E l’esercito tedesco, a parte alcune azioni efferate, veri crimini di guerra ad opera dei reparti speciali, le SS (Marzabotto e Sant’Anna di Stazzema in testa), in Italia si comportò con correttezza. Non c’è stato un solo caso di stupro addebitabile ai soldati tedeschi, mentre innumerevoli sono stati gli stupri perpetrati dai soldati americani che oggi noi, per pudicizia, chiamiamo “marocchinate”. Nel bene e nel male i tedeschi rimangono tedeschi. E anche la Götterdämmerung della classe dirigente nazista ha qualcosa di grandioso, bisogna essere almeno all’altezza delle proprie cattive azioni. Niente a che vedere con Mussolini che dopo tutta la retorica sulla “bella morte”, che spinse, come abbiamo detto, tanti giovani italiani a immolarsi per Salò, fugge come un coniglio travestito da solato tedesco.

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