La lettura ne ha dietro un’altra: se le grandi potenze in Europa non fossero intervenute contro Hitler non ci sarebbe stata la seconda guerra mondiale? Probabilmente sì. Ma c’è una domanda che non ha risposta: e se tutti i paesi d’Europa avessero lasciato Hitler fare tutto ciò che voleva come sarebbe ora l’Europa e come sarebbe il mondo? E quanti milioni di ebrei, omosessuali, rom e oppositori politici in più sarebbero stati massacrato?
Alessandro Orsini ha fatto discutere per un intervento sulla Seconda Guerra Mondiale, tirando in ballo il Hitler e circoscrivendo le sue responsabilità nello scoppio della guerra.
Ospite di Accordi&Disaccordi sul Nove, il professore della Luiss ha voluto spiegare perché l’ingresso di nuovi paesi nella Nato costituirebbe un enorme pericolo “per l’umanità”.
“Ho bisogno di pochissimi secondi per chiarire come sia scoppiata la Seconda Guerra Mondiale. Siccome tantissime persone hanno un’idea distorta di cosa sia successo nel ’39, hanno un’idea sbagliata di cosa dobbiamo fare per venire a capo di questo conflitto. La Seconda Guerra Mondiale non è scoppiata, come molti pensano, perché a un certo punto Hitler ha deciso di attaccare l’Inghilterra, la Francia, la Polonia e la Russia. Hitler non aveva nessuna intenzione di far scoppiare un conflitto mondiale“.
“Quello che è successo”, ha aggiunto, “è che i Paesi europei hanno creato delle alleanze militari, ognuna delle quali conteneva un articolo 5 della Nato, cioè un passo che prevedeva, nel caso di attacco di un Paese straniero, che tutti i membri della coalizione sarebbero entrati in guerra“.
Si potrebbe arguire che sarebbe stato meglio se non fossero intervenuti. Ma che ne sarebbe stato dell’Europa e del mondo?
