Franco Gabrielli, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Sicurezza critica l’annunciata – poi congelata – missione a Mosca di Matteo Salvini.
Come racconta Federica Valenti su Agi.it: “Penso che la considerazione come al solito più efficace l’abbia resa il presidente del Consiglio. Peraltro sono testimone di quando lo ribadì anche in sede di Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica – scandisce Gabrielli – tutto è possibile purché si faccia nella massima trasparenza e nel rispetto dei ruoli che, soprattutto in momenti così complicati, tutti devono avere e, a maggior ragione, devono avere personaggi che hanno una responsabilità che deriva loro dall’essere leader di formazioni politiche”. “Peraltro di formazioni politiche importanti – aggiunge Gabrielli – che reggono il governo e che sono imprescindibili perché il Paese sia governato nel migliore dei modi”.
Passa meno di un’ora dalla dichiarazione di Gabrielli e arriva una nota al vetriolo, fatta trapelare dalla segreteria leghista. “Il governo italiano sostiene una soluzione diplomatica del conflitto? Il governo italiano vuole evitare altra morte, distruzione, sofferenza e povertà? Il governo italiano ha come priorità la pace? Ovviamente, sì”, si sottolinea.
“Ogni iniziativa in questo senso va dunque incoraggiata e sostenuta, non aggredita, criticata o addirittura ‘indagata’”, si aggiunge. Una presa di posizione che – spiegano fonti del partito – è stata decisa dopo “l’attacco” di Gabrielli.
In mattinata, era stato, invece, lo stesso Salvini a rispondere – anche se indirettamente – ai rilievi di Mario Draghi. Rispondendo a chi gli chiedeva della missione russa del segretario leghista, a Bruxelles, ieri il premier aveva puntualizzato: “Quello che ho detto anche al Copasir” è che “l’importante è che siano rapporti trasparenti”.
“Per la pace si lavora con ambasciatori e governi di tanti Paesi, alla luce del sole, comunicandolo anche a giornali e tivù più volte, avendo come unico obiettivo la fine della guerra”, ha garantito stamane il capo della Lega. “Io l’ho fatto e continuerò a farlo, spero in compagnia di tanti colleghi che in questi giorni criticano e chiacchierano, ma per arrivare alla pace non muovono un dito, preferendo parlare di armi e guerra”.
Il riferimento è alle aspre critiche del Pd. “Con Salvini c’è una incompatibilità per quanto ci riguarda totale, che riemerge con i fatti di questi giorni”, aveva affermato ieri il segretario dem Enrico Letta. “Mentre stavamo discutendo e decidendo l’unità degli europei per reagire all’invasione russa dell’Ucraina, Salvini con un non bene identificato consulente andava a cena dall’ambasciatore russo non si sa bene a fare che cosa. È una vicenda grave che deve essere chiarita”, aveva chiesto.
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