Salvini, l’amico di Putin e amico di Savoini, quello intercettato a Mosca mentre chiedeva soldi alla Russia in cambio di una politica filo-russa in Europa. Ora il capo della Lega vuole ribaltare la realtà. «C’è un Pd suicida, una volta c’era la sinistra amica degli operai, adesso c’è la sinistra che licenzia gli operai. Un voto demenziale».
Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, risponde a una domanda sulla lettera inviata alla Stampa dal segretario Pd, Enrico Letta, su ambiente e cambiamenti climatici, dopo l’approvazione del Parlamento europeo allo stop nel 2035 alle auto a benzina e gasolio.
A margine del suo arrivo al Salone del Mobile, Salvini ha sottolineato: «Mettere fuorilegge le auto a benzina e a gasolio è da cretini: primo perché inquini di più, perché gli ultimi diesel hanno meno emissioni delle auto elettriche; secondo perché regali il settore dell’auto alla Cina, che è la maggior produttrice mondiale di batterie elettriche; terzo perché metti a rischio milioni di posti di lavoro in Europa e centinaia di migliaia in Italia». Insomma, aggiunge il leader leghista, «non ci guadagna l’ambiente, non ci guadagnano gli imprenditori, non ci guadagnano gli operai, ci guadagnano i cinesi. A questo intervenga il Copasir, i servizi segreti, visto che va di moda. O Letta ha interessi, legami e convenienze in Cina oppure è una scelta che non si spiega. Non difendi l’ambiente, non difendi il lavoro, non difendi il tuo Paese. Sono esterrefatto e penso ad esempio che nel voto piemontese, ad Alessandria e ad Asti, saranno gli elettori a rispondergli».
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