di Antonello Sette
Onorevole Vito, perché ha chiesto le dimissioni del coordinatore del suo partito Antonio Tajani?
Perché credo che, dopo il risultato deludente di Forza Italia alle elezioni amministrative di domenica, sia necessario un momento di riflessione e di assunzione di responsabilità, a partire dal coordinatore nazionale del partito. Alle elezioni amministrative di cinque anni fa Forza Italia aveva ottenuto nei Comuni capoluogo più dell’otto per cento dei voti ed era il primo partito della coalizione di centrodestra. A queste elezioni si è fermata al cinque per cento ed è il partito più piccolo. Tajani dice che siamo comunque determinanti. Io penso, invece, che con questa percentuale di voti siamo del tutto ininfluenti. Si rivendicano le vittorie di Roberto Lagalla a Palermo e di Marco Bucci a Genova, ma nessuno di questi due sindaci è di Forza Italia. A Verona si è fatta un’operazione centrista, a mio giudizio condivisibile, intorno alla candidatura di Flavio Tosi. Ora che Tosi è fuori dai giochi, bisognerebbe avere il coraggio di andare sino in fondo e annunciare il nostro appoggio al candidato del centrosinistra Damiano Tommasi, che è una persona cattolica e moderata. Non comprenderei il senso di un eventuale sostegno al sindaco uscente Federico Sboarina, in evidente contrasto con la nostra sacrosanta scelta di puntare su Tosi. Sarebbe una decisione, che oltretutto non comprenderebbero i nostri elettori, considerata la grande rivalità esistente fra Tosi e Sboarina. Tajani ha annunciato l’ingresso di Tosi in Forza Italia. Mi complimento, ma mi auguro non sia un’operazione elettorale e trasformista. Sarebbe un errore se tutto l’esperimento centrista di Verona si concludesse con l’appoggio a Sboarina. Sarebbe una presa in giro per gli elettori e gli stessi sostenitori di Tosi. Occorre, invece, andare oltre e appoggiare Tommasi. Un cattolico. Un moderato. Una persona stimabile.
Perché Forza Italia esce sconfitta da questa tornata amministrativa?
Forza Italia ha perso perché ha smarrito la sua anima liberale, europeista, atlantista, attenta alle riforme e ai diritti civili, per inseguire la Lega di Salvini. Purtroppo Berlusconi continua a dire che Salvini è l’unico leader in circolazione e difende Salvini anche dopo lo sciagurato viaggio programmato per Mosca, con l’assistenza dell’ambasciata russa. Non è vero che siamo stati penalizzati dalla nostra presenza nel Governo Draghi. Siamo stati, semmai, penalizzati dalla nostra ambiguità e dalla scelta di non sostenere le riforme proposte dal Presidente del Consiglio. Abbiamo contrastato la riforma fiscale e quella sulle liberalizzazioni. Due provvedimenti, che avrebbero dovuto vedere Forza Italia in prima linea nel sostenerli.
C’è anche un problema di democrazia interna?
Diciamo che mancano le occasioni di dibattito. Io ho criticato le modalità con cui sono state organizzate le ultime convention di Forza Italia. Ho partecipato in prima persona a quella di Napoli, che è stata una passerella dei dirigenti e non un’occasione di confronto. Il testimonial di questa passerella non poteva che essere Ronn Moss, il protagonista della soap opera Beautiful. Un tempo Forza Italia era abituata a ben altri testimonial, come Lucio Colletti, Marcello Pera e Giulio Tremonti.