Serve un'alleanza riformista basata sull'agenda Draghi: niente veti ma Conte decida cosa vuol fare
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Serve un'alleanza riformista basata sull'agenda Draghi: niente veti ma Conte decida cosa vuol fare

Sono d’accordo con il segretario del Pd Enrico Letta, la domanda sul come, viene prima di quella sul ‘con chi’.

Serve un'alleanza riformista basata sull'agenda Draghi: niente veti ma Conte decida cosa vuol fare
Giuseppe Conte
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Andrea Marcucci Modifica articolo

23 Giugno 2022 - 15.09


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Un’alleanza convintamente riformista, basata sull’agenda del governo Draghi, non ha nemici o spauracchi da agitare, ma un progetto serio per governare l’Italia nei prossimi 5 anni.


Sono d’accordo con il segretario del Pd Enrico Letta, la domanda sul come, viene prima di quella sul ‘con chi’.
Per questo il programma è davvero la prima cosa, quella più importante, ed anche la più seria perché non dobbiamo certo costruire una ‘macchina da guerra’ contro Giorgia Meloni. Che poi si sa che fine fanno le macchine da guerra!


Oggi sembra scontato ribadire che non ci sono alleanze a scatola chiusa, che le posizioni di Giuseppe Conte (non è bastato il Quirinale?) ci consigliano grande cautela, che il ciclo del M5S sembra essere in forte crisi, per usare un eufemismo. Oggi per l’appunto dobbiamo essere molto più rigorosi. Non possiamo accontentarci di un generico ed abbastanza vuoto europeismo ed atlantismo. Come dice Luigi Zanda, dobbiamo chiedere ai nostri alleati in quale modo vogliono stare dentro l’Europa e la Nato?

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Non bastano le dichiarazioni di intenti, servono i fatti: da questo punto le posizioni assunte dai gruppi parlamentari sono già sufficientemente eloquenti.


Per questo serve ripartire dal Centro, e serve farlo subito. Parlare con Calenda, Renzi, Emma Bonino, Luigi di Maio, gli ecologisti, i civici, i segmenti liberali di Forza Italia. Abbiamo bisogno di loro per costruire quel progetto riformista che ci deve vedere impegnati nei prossimi 5 anni.


Per lungo tempo ho chiesto di non porre veti a Renzi e Calenda, non ho intenzione adesso io di cominciare con altri veti ad altri attori della scena politica. Dico a Conte, decidi cosa vuoi fare, uno schieramento alla Melenchon può essere un’idea persino nobile, ma non è quello che serve all’Italia.

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