Per essere uno che ha idolatrato Putin e che dal 24 febbraio in poi non ha mai chiaramente e fermamente condannato senza se e senza ma la guerra criminale e imperialista di Putin è il massimo.
Lo avrà fatto gratis (come ha detto in un comizio in quale esaltava Putin) ma resta il fatto che è stato a lungo l’esponente più dichiaratamente filo-Putin in Italia e sicuramente tutto quello che ha fatto dall’invasione dell’Ucraina in poi conferma che le distanza dal Cremlino non li ha mai prese. Forse non vuole e forse non può. Ma certo ce lo ricordiamo tutti quando in piena pandemia magnificava il vaccino Sputnik come se fosse un piazzista politico.
E adesso che dice Salvini? «Il vento è cambiato: se altri hanno deciso di fare i capricci, litigare e minacciare, noi a questo teatrino non vogliamo partecipare e non vogliamo essere complici».
Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, stasera intervenendo a una festa del suo partito a Osio Sopra, nel Bergamasco.
«Noi siamo liberi e non dobbiamo rispondere a interessi finanziari, economici e geopolitici – ha aggiunto -. Possiamo fare bene o anche sbagliare, ma martedì decideremo liberamente, secondo coscienza. La libertà è un grande lusso: nei corridoi di Senato e Camera, parlando con colleghi di altri partiti, spesso ci dicono: su quel tema avete ragione voi e avrei voluto esser libero come voi, ma sapete, ho il partito, il mutuo e lo stipendio e non sono libero. Noi invece ci alziamo domani e facciamo solo l’interesse della nostra gente».
E certo: la Camera e il Senato sono pieni di poveri parlamentari che vorrebbero essere tanto leghisti ma non possono perché non sono liberi. Chissà a quale categoria appartengono gli ex M5s che lui si è affrettato a prendere nelle sue fila. Nei liberi?
Argomenti: matteo salvini