La scissione della scissione e dopo altre scissioni? Se così fosse tra transfughi alla spicciolata, poi la scissione di Alternativa c’è, poi la scissione di Di Maio e ora una possibile altra scissione il gruppo M5s in Senato e alla Camera sarebbe davvero terremotato.
Sono infatti una ventina a Montecitorio e 5-6 a palazzo Madama i parlamentari, favorevoli al proseguimento dell’esperienza del governo guidato da Mario Draghi, determinati ad uscire dal Movimento cinque stelle in caso di rottura.
Il timore degli esponenti legati a Giuseppe Conte è che il presidente del Consiglio, nelle sue comunicazioni alle Camere sulla crisi politica, possa accogliere buona parte delle nove richieste formulate dai pentastellati, il che renderebbe da un lato ancora più evidente la spaccatura all’interno del M5s, dall’altro più difficile la posizione di Conte il quale, sia pure mostrando prudenza, sembra deciso a non votare la fiducia all’esecutivo.
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