Draghi ha fatto semplicemente Draghi, ovvero non le ha mandate a dire. I suoi obiettivi principali: Lega e M5s, se volete, queste sono le mie condizioni.
E queste condizioni hanno gelato subito i senatori ‘gialloverdi’, in modo particolare i compagni di banco di Salvini hanno subito le dure bacchettate su tasse, balneari, tassisti. Conte ha trovato pane per i suoi denti sull’Ucraina, sulle armi, su certe diffidenze verso l’atlantismo.
Ed ora cosa succederà? Fino all’intervento di replica, previsto per le 18, spazio alle trattative. Il M5s è magicamente uscito di scena, i riflettori di giornata sono tutti per il leader della Lega.
Sarà in grado di spengere l’interruttore della legislatura, assumendosi la responsabilità di elezioni anticipate?
I più soddisfatti, certamente, i senatori del Pd, che hanno scansato i colpi del Presidente del Consiglio (fatta esclusione per Piombino) ma anche per loro si avvicina il momento delle scelte: il rapporto con i 5 stelle divide sempre di più il partito, Marianna Madia docet.
Scommesse sull’esito della giornata? Ad ora, il borsino resta positivo, fiducia accordata, però meglio aspettare la replica di Draghi.