Ora sarà complicato ricomporre la frattura: “Il campo largo c’è ancora? Noi siamo una forza progressista, ma non per auto definizione: siamo oggettivamente progressisti perché guardiamo alla giustizia sociale, alla transizione ecologica e digitale, e abbiamo sicuramente un manifesto avanzato di misure in questa direzione”.
Lo ha detto il leader del M5s, Giuseppe Conte, ospite di Zona bianca, su Rete4. “Chi vuole lavorare su queste misure, può ritrovarsi a condividere con noi, o a confrontarsi con noi. Poi spetterà al Pd fare le sue scelte”, ha aggiunto.
La riunione M5s
Il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, durante l’assemblea con i deputati di Montecitorio, avrebbe definito “obbligata” la decisione di non partecipare ieri al voto di fiducia in Senato.
Secondo quanto si apprende, l’ex premier avrebbe detto: “Abbiamo preso atto che non ci volevano, togliamo il disturbo” lamentando l’assenza di “risposte” da parte del premier Mario Draghi sulle richieste presentate dal Movimento. “Siamo arrivati alla giornata di ieri con la strategia che abbiamo deciso insieme e chiedevamo un’agenda di governo”.
Invece “del precariato non si è parlato per niente e sul salario minimo la nostra soglia legale non è stata considerata”, avrebbe spiegato Conte. “Sul superbonus attacco frontale che ha fatto il paio con posizione espressa da Draghi in Europa. E poi sul reddito di cittadinanza già dall’inizio c’è stata riproposta la vulgata corrente che e’ causa di storture nel mercato del lavoro”.