Brunetta ha lasciato Forza Italia con Gelmini e Carfagna, Calenda li corteggia per Azione che è a tutti gli effetti una Forza Italia senza Berlusconi.
E adesso Brunetta è sconsolato: con Silvio Berlusconi «si è rotto qualcosa, come negli amori: quando si rompe qualcosa, è finita. Io voglio bene a Berlusconi e continuerò a volergli bene, però quando c’è una rottura e invece di parlare delle ragioni della rottura» bisogna «subire invettive personali, anche feroci, da lui e dal suo ambiente, mi ha fatto male».
Così il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, a Mezz’ora in più su Rai 3. Una delle invettive è quella «diretta a me e Gelmini `che riposino in pace´. Io gli auguro invece lunga vita perché gli voglio bene», aggiunge Brunetta, sfogandosi poi su altre offese ricevute: «È una vita che vengo violentato per la mia altezza, o meglio per la mia bassezza. Mi dicono tappo o nano, ho sofferto su questo e continuo a soffrire, non mi è passata ma ho le spalle larghe».
Brunetta ha concluso rivolgendosi alla compagna di Silvio Berlusconi: sentirsi chiamare «nano fa male», ma «Marta Fascina vai avanti così, perché hai consentito di sdoganare anche queste violenze», visto che «non mi era mai riuscito di parlarne così».
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