Il vicepresidente del Senato, Ignazio La Russa, in un’intervista al Corriere della Sera ha parlato del clima politico e mediatico che si sta disegnando intorno a Giorgia Meloni.
“Il commento del New York Times su di noi? Come dice Meloni è solo fango. Io scorgo interessati suggerimenti di ambienti e think tank italiani di sinistra ancorati alla speranza che un antifascismo strumentale e pronto all’uso possa salvarli”.
“E invece saremo comunque d’accordo sulle regole, il candidato sarà chi prende più voti, lo ha riconfermato anche Salvini. Non abbiamo un problema adesso, sceglieranno gli italiani, certamente non affidiamo la decisione ai giornali stranieri o al Ppe. Meloni non pretende di essere designata oggi leader del centrodestra, poi prenderemo atto del responso delle urne”.
“Se guardiamo la storia della destra ogni volta che chi è più accreditato a vincere si avvicina al momento del voto comincia un gioco di screditamento che collega quotidiani stranieri e ambienti intellettuali italiani. Toccherà anche alla Meloni? Forse sì, ma per fortuna queste cose non incidono sul voto degli italiani”
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