Parole dure e l’invito a usare una “logica da Cln” per fermare la peggiore destra che ci sia mai stata in Italia dai tempi del fascismo i cui riferimenti internazionali sono Trump, Bolsonaro, Steva Bannon, i post franchisti di Vox e – nel caso di Salvini – anche Putin.
Per Carlo De Benedetti sarebbe una «catastrofe» un’eventuale vittoria della destra alle prossime elezioni. In una intervista al «Corriere della Sera», l’imprenditore parla di una destra «biecamente fascista e nazionalista» che metterebbe a rischio «anche il Pnrr».
«Questa destra va fermata. E per fermarla si deve costruire un fronte repubblicano, con un programma marcatamente riformista», con tutti, «Letta, Renzi, Calenda, Speranza, Brunetta, Gelmini». «Bruxelles, Parigi, Berlino – spiega ancora – ci frapporrebbero ogni sorta di ostacolo, per evitare il contagio. Si ricordi che in Germania hanno Alternative fur Deutschland. In Francia, Marine Le Pen e’ al 42 per cento e ha portato 90 deputati all’Assemblea nazionale. Poi c’e’ l’America. So per certo, dalle mie fonti nel Dipartimento di Stato, che l’amministrazione americana considera orripilante la prospettiva che questa destra vada al governo in Italia».
Sull’ipotesi Draghi come candidato premier di questo fronte repubblicano, De Benedetti dice: «Se lui se la sentisse, certo. Ma credo che Draghi voglia fare il presidente del Consiglio europeo al posto di Michel, nel 2024. Il candidato premier non è così importante. È importante lo spirito con cui bisogna unirsi. Anche rinunciando ai simboli di partito».
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