Incredibile Meloni. Una che ha la Fiamma nel simbolo del Msi che sta a significare la fiamma che propaga dalla bara di Mussolini, ossia un omaggio al fuoco inestinguibile del criminale dittatore che ha tolto la libertà agli italiani imprigionato o fatto uccidere gli oppositori politici, emanato le Leggi Razziali, collaborato con i nazisti in decine di stragi contro gli italiani e aver portato l’Italia in guerra con i milioni di morti. Una così, ossia capa di un partito che ha il fascismo nel simbolo ora se la prende con i nostalgici.
eIl giorno dopo che il centrodestra ha trovato l’intesa sulla premiership al termine di un vertice fiume alla Camera, Giorgia Meloni ha convocato la direzione nazionale di Fratelli d’Italia.
“Sono contento per un motivo semplice, per la faccia delusa che ho visto di molti colleghi della sinistra”, ha attaccato il senatore e tra i fondatori del partito Ignazio La Russa, parlando a margine con i cronisti.
Forte per aver fatto passare la sua linea, ovvero “sarà premier chi riceve un voto in più”, la leader di Fdi ha messo in chiaro ai suoi compagni di partito che le polemiche con gli alleati fanno bene solo agli avversari e che vanno bandite da questa campagna elettorale.
Se qualcuno, inoltre, avrà “comportamenti che consentono alla sinistra di dipingere Fdi come “nostalgici da operetta” sarà ritenuto un “traditore della causa”. Nell’accordo del centrodestra, Meloni l’ha spuntata anche sui 221 collegi, la maggior parte dei quali, il 44% andrà a Fdi. Ora bisognerà vedere chi corre dove.
“Un passo alla volta, si fa un passo alla volta, intanto si è trovata un’intesa generale poi le delegazioni ragioneranno sui collegi, però il primo passo, il più importante è stato fatto”, ha detto ai giornalisti a margine Luca Ciriani, capogruppo di Fdi al Senato.
Meloni ha rassicurato che l’Italia guidata da Fdi e dal centrodestra sarà un’Italia “affidabile sui tavoli internazionali” e ha altresì ribadito la sua posizione atlantista a sostegno all'”eroica battaglia del popolo ucraino”. L’obiettivo dichiarato resta quello di costruire “un grande partito conservatore”.
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