Anche per effetti forse varianti covid anzi forse proprio per questo attraversiamo una stagione singolare di smarrimento e sorpresa.
E tali appaiono alla sensibilità addirittura dell’arcivescovo di Milano dopo gli orribili fatti sconcertanti di tragedie familiari, di violenze tra giovani e di comportamenti dissennati.
Ingigantiti dalle vicende ucraine non ancora in grado di aprire con certezza i porti all’uscita del grano e delle derrate alimentari indispensabili alla sopravvivenza di milioni di persone. Ma questa almeno, nella dimensione di una carica di futuro e di umana speranza porta almeno un segno di umanità e di possibile fiducia in un tempo caratterizzato da segni opposti e negativi.
Resta una stagione davvero difficile quella che ci tocca vivere dominata sotto il profilo della ricostruzione storica ridisegnata dal recente viaggio di papa Francesco in Canada da cupidigie e amarezze disumane, da atrocità e incomprensioni inimmaginabili. Eppure restano ancora traccia e memoria di vicende ed eventi non ancora compiutamente risolti.
Argomenti: papa francesco