Lotti escluso dalle liste del Pd: "Letta ha detto che ci sono nomi di calibro superiore, è una scelta politica"
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Lotti escluso dalle liste del Pd: "Letta ha detto che ci sono nomi di calibro superiore, è una scelta politica"

Lotti: "Io sono abituato ad affrontare la realtà a testa alta, altrettanto faccia chi ha deciso. Dispiace, e non poco, scoprire che i dirigenti del mio partito abbiano abbandonato uno dei cardini della nostra identità: il garantismo".

Lotti escluso dalle liste del Pd: "Letta ha detto che ci sono nomi di calibro superiore, è una scelta politica"
Luca Lotti
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16 Agosto 2022 - 10.14


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Tra gli esclusi eccellenti dalle liste del Pd c’è l’ex renziano di ferro Luca Lotti. In un lungo post su Fb, Lotti ha espresso tutta la sua amarezza per la non candidatura, sottolineando però come non abbia la minima intenzione di lasciare i democratici.

“Il segretario del mio partito ha deciso di escludermi dalle liste per le prossime elezioni politiche. Mi ha comunicato la sua scelta spiegando che ci sono nomi di calibro superiore al mio. Confesso di non avere ben capito se si riferiva a quelli che fino a pochi mesi fa sputavano veleno contro il Pd e che oggi si ritrovano quasi per magia un posto sicuro nelle nostre liste. Non lo so. Ma così è. La scelta è politica, non si nasconda nessuno dietro a scuse vigliacche”.

“Ho sempre agito per il bene del mio territorio e del mio partito. Non ho condiviso la scelta di tanti amici nel 2019 di uscire dal Pd e anche grazie a quella decisione (mia e di Lorenzo Guerini che ringrazio per il lavoro da ministro e per aver guidato con me i riformisti) il Partito democratico è rimasto presente in Parlamento dove, lo dicono i numeri, rischiava invece di sparire. Ecco perché fa male in queste ore ascoltare inutili polemiche e fake news sulle motivazioni della mia mancata ricandidatura, così come leggere assurde ricostruzioni in cui si prova a far credere che a scegliere sia stato il territorio. In Toscana sappiamo tutti come sono andate le cose”.

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Lotti aggiunge anche anche: “Io sono abituato ad affrontare la realtà a testa alta, altrettanto faccia chi ha deciso. Aggiungo solo una riflessione. Dispiace, e non poco, scoprire che i dirigenti del mio partito abbiano abbandonato uno dei cardini della nostra identità: il garantismo”.

“È stato un onore per me essere un deputato del Pd, il partito che ho contribuito a fondare e che, in questi ultimi anni, insieme a molti amici ho tenuto unito e compatto. Rifarei tutto! – commenta ancora Lotti dopo aver confermato la propria esclusione dalle liste – Ai tanti che mi stanno scrivendo e mandando messaggi o che si sono preoccupati per me dico solo questo: anche quando alcune scelte sembrano più dettate dal rancore che dalla coerenza politica, mi troverete sempre dalla stessa parte. Dalla parte del Pd. Il Pd è casa mia. Lo sarà anche in futuro”.

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