Silvio Berlusconi si è lamentato in un’intervista a Il Foglio dell’atteggiamento della coalizione di centrosinistra in quest’inizio di campagna elettorale. Che sia l’ex Cavaliere, da sempre esperto dell’insulto all’avversario, a parlare di “demonizzazione” è decisamente grottesco.
“Avevo sperato tuttavia – e lo avevo detto pubblicamente – che fosse finita la stagione dell’insulto, della menzogna, della demonizzazione. Purtroppo i primi giorni di questa campagna elettorale stanno dimostrando il contrario. Il Partito democratico, invece di accettare un confronto sulle idee, sui programmi, sulle cose da fare, ha ripreso il vecchio metodo della falsificazione. Credo che in verità non possano fare altro, non avendo né un’identità né una prospettiva che non sia la gestione del potere. Da molti anni il Pd, pur senza aver mai vinto le elezioni, si identifica con il governo del paese, quasi ininterrottamente. L’idea che finalmente siano gli elettori a scegliere da chi essere governati li terrorizza”.
“Del resto – sottolinea Berlusconi- questo non accade dal 2008, quando dalla nostra vittoria elettorale nacque il mio ultimo governo. Per ‘fermare le destre’, come dicono loro, erano disposti ad allearsi con chiunque, dai radicali e altri sedicenti liberali, fino all’estrema sinistra anti Nato. Alcuni di loro vorrebbero riprendere anche l’alleanza con i Cinque stelle. E’ inevitabile dunque che riescano a unirsi solo nello scontro e non nel confronto di idee. Questo non mi preoccupa per Forza Italia, perché gli elettori non sono stupidi e non premiano questi comportamenti, ma fa molto male alla nostra democrazia”.
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