Borghi (Pd) attacca la destra: "Da 15 anni al Viminale, come possono parlare di sicurezza?"
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Borghi (Pd) attacca la destra: "Da 15 anni al Viminale, come possono parlare di sicurezza?"

Lo stupro di Piacenza ha infuocato il dibattito sul tema della sicurezza negli ultimi giorni. Il dem Borghi ha ricordato alla destra che negli ultimi 20 anni, per 15 anni al Viminale c'è stato un loro rappresentante.

Borghi (Pd) attacca la destra: "Da 15 anni al Viminale, come possono parlare di sicurezza?"
Enrico Borghi
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23 Agosto 2022 - 11.26


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Lo stupro di Piacenza ha riportato il tema della sicurezza al centro della campagna elettorale e, come tradizione vuole, è la destra a cavalcare la tematica. In un’intervista a Sky, il deputato e responsabile Sicurezza del Pd, Enrico Borghi, ha rovesciato il discorso puntando il dito proprio contro Lega e Fratelli d’Italia.

“Abbiamo dato un giudizio estremamente preoccupato della diffusione di questo video perché questo video dice due cose. Innanzitutto è un fatto gravissimo di criminalità che è accaduto e che deve essere sanzionato e sarà sanzionato ai sensi di legge dalle forze dell’ordine. Il secondo aspetto è che c’è una vittima che, in questo caso, è due volte vittima: nella sua dignità di donna e di persona ed è vittima della strumentalizzazione fatta di un fatto gravissimo”. 

“Quindi, emendiamo il più possibile l’utilizzo anche dei fatti di cronaca nera – che purtroppo fanno parte della nostra vita e della nostra società – della strumentalizzazione. Perché se andiamo su questo terreno introduciamo un meccanismo manicheo”.

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“Negli ultimi venti anni, per 15 anni al Viminale c’è stato un esponente di un partito di centrodestra, per tre anni e mezzo c’è stato un esponente del Partito Democratico e per un anno e mezzo ci sono stati dei tecnici. La questione è il modello di sicurezza che si ritiene di dover introdurre all’interno delle nostre città che dal nostro punto di vista è un modello di sicurezza condivisa, che punti sulla valorizzazione anche delle esperienze locali, sul lavoro dei sindaci, sul lavoro delle comunità, sulla capacità di far fronte alle difficoltà che emergono nella nostra società, scacciando questa idea di militarizzazione occhiuta che alla fine, quando si è cercato di metterla in campo, si è visto che non risolve il problema. Detto ciò, chi delinque è un delinquente, va perseguito e ci sono gli strumenti, partendo da una maggiore efficienza della giustizia”.

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