Enrico Letta mette in guardia sull'aborto: "Meloni e Salvini vogliono il modello di famiglia di Orban"
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Enrico Letta mette in guardia sull'aborto: "Meloni e Salvini vogliono il modello di famiglia di Orban"

Enrico Letta plaude a Chiara Ferragni, che ha messo in guardia l'elettorato sul tema dell'aborto in caso di vittoria di Meloni e Salvini.

Enrico Letta mette in guardia sull'aborto: "Meloni e Salvini vogliono il modello di famiglia di Orban"
Enrico Letta
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25 Agosto 2022 - 09.38


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Enrico Letta ha seguito il solco tracciato da Chiara Ferragni, che in una story sul proprio profilo Instagram ha accusato Fdi di aver reso impossibile la pratica dell’aborto nella regione Marche, paventando un atteggiamento simile in tutta Italia in caso di vittoria della destra. Il leader dem ne ha parlato a Radio Capital.

“Chiara Ferragni ha toccato un tema molto delicato, la legge 194 va applicata in tutti suoi aspetti, quello che succede nelle Marche è abbastanza inquietante e credo sia stato importante alzare il velo sulla vicenda. Le parole di Salvini hanno chiarito qual è il rischio, ha detto che gli piace il modello di famiglia ungherese. Ma non è quello il modello per una società libera”. Secondo Letta “il voto del 25 settembre sarà anche spartiacque in materia di diritti tra chi vuole tornare al passato e chi pensa che i diritti siano una sfera intangibile”.

L’impegno del Pd “è di dare un’alternativa a un’Italia governata da Salvini e Meloni”, ha aggiunto Letta. Per questo, ha continuato, “su lavoro, diritti, tasse, il voto è uno spartiacque, di qua o di là. Noi vogliamo dare agli italiani un’alternativa a chi crede che l’Italia governata da Meloni e Salvini sarebbe un arretramento”. Secondo il segretario dem, “la legge elettorale impone una competizione solo tra i grandi partiti. Questa legge elettorale non mi piace ma questa è e questo voto è un voto con un confronto in cui si è o di qua o di là. Quanto agli scenari successivi al voto, “non ho difficoilta’ a dire da parte nostra che è molto più facile dialogare con Conte e Calenda che con Salvini e Meloni. Questo è evidente, quindi vedremo quello che sarà il risultato”. Dopo il 25 settembre “dialogheremo con coloro con i quali sarà più facile dialogare”.

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