Salvini vuole rivedere il Pnrr per favorire il nord, Boccia: "I meridionali sanno che è pericoloso"
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Salvini vuole rivedere il Pnrr per favorire il nord, Boccia: "I meridionali sanno che è pericoloso"

Francesco Boccia, responsabile Regioni ed enti locali della segreteria nazionale Pd e capolista al Senato in Puglia contro Salvini

Salvini vuole rivedere il Pnrr per favorire il nord, Boccia: "I meridionali sanno che è pericoloso"
Francesco Boccia
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26 Agosto 2022 - 17.35


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Si è travestito da nazionalista Italian ma a quanto pare Salvini è rimasto nell’animo il leghista che cantava cosi contro i napoletani o diffamava il sud e i meridionali.  E infatti ora cerca di buttarla lì nonostante sia candidato in Calabria.

«Ci risiamo, Salvini non cambierà mai. Ma i meridionali sanno chi è e soprattutto quanto è politicamente pericoloso. Le sue parole di oggi sul Sud, sintetizzate dal Corriere del Mezzogiorno, sono molto gravi e rappresentano la prova inconfutabile che la Lega vuole riprovare a saccheggiare il Sud. Dice di voler modificare il Pnrr, su cui tra l’altro in Parlamento votò contro, sapendo che questo atto, di fatto, ferma ogni investimento in corso. Il Pnrr è nato su nostra iniziativa in piena pandemia, quando Salvini faceva il no vax e l’anti europeista, per ridurre le diseguaglianze nel Paese a partire dal Mezzogiorno. E ora che fa? Vuole modificarlo per portare più risorse al Nord».

 Così Francesco Boccia, responsabile Regioni ed enti locali della segreteria nazionale Pd e capolista al Senato in Puglia.

 Salvini «tace completamente – aggiunge Boccia – sui Livelli essenziali delle prestazioni (Lep), dimenticando di ribadire un concetto per noi non negoziabile: prima i diritti universali da sud a nord. Salvini parla in Campania genericamente di autonomia con l’approccio solito di dire ai cittadini del sud cose diverse da quelle che dice al nord. Sostiene sempre la follia del residuo fiscale che non cancella dal suo programma e non capiamo chi possa votarlo, non solo al sud ma anche nelle aree interne e di montagna del nord che penalizzerebbe. Prima di qualsiasi discussione sull’autonomia la Lega e il suo leader devono capire una volta per tutte che vanno definiti prima i livelli essenziali delle prestazioni su sanità, scuola, trasporto pubblico locale e assistenza, in modo da garantire gli stessi diritti al Sud, alle periferie, alle aree interne e di montagna. Il Sud non cadrà nel tranello delle promesse di Salvini, i cittadini del Mezzogiorno non gli consentiranno di saccheggiare i nostri territori per poi scappare via, al Nord, con gli eletti», conclude il deputato dem.

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