Meloni rilancia il razzismo umanitario: "Dall'Ucraina veri profughi non quelli dei barconi"
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Meloni rilancia il razzismo umanitario: "Dall'Ucraina veri profughi non quelli dei barconi"

Giorgia Meloni parla come se non ci fossero guerre e violenza in Siria, Iraq, Yemen, Mali, sud Sudan. E si potrebbe continuare perché l'elenco è lungo

Meloni rilancia il razzismo umanitario: "Dall'Ucraina veri profughi non quelli dei barconi"
Giorgia Meloni
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30 Agosto 2022 - 21.18


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Un paese civile o un paese incivile?  «Un Paese civile non confonde tra migranti e profughi». Lo ha detto la leader di FdI Giorgia Meloni in un comizio a Cosenza. «Le immagini di donne e bambini che scappavano dalla guerra in Ucraina mi sembrano molto diverse da quelle dei barconi carichi di uomini in età da lavoro che abbiamo visto questa estate e in questi anni». Per Meloni in ogni caso «gli scafisti sfruttano le altre perone in difficoltà, come lo fa una certa politica».

Meloni che fa di tutta l’erba un fascio (sia detto senza ironia) non ha speso una parola per i profughi afghani respinti al confine polacco che pure fuggivano dalla barbarie dei talebani. Zero su chi fugge da Siria, Iraq, Yemen, dove la guerra civile si combatte anche con bombe italiana, sud Sudan, Mali, molti stati della Nigeria. E si potrebbe continuare perché l’elenco è lungo.

L’intervista a Chi

Giorgia Meloni ha rilasciato una lunga intervista al periodico “Chi”, ecco un estratto dell’intera intervista che verrà pubblicata domani. ”I sondaggi ci danno al 24%: siamo più in alto di tutti perché siamo i più seri. Se mi sento pronta a diventare la prima donna premier in Italia? Mi sono sentita spesso inadeguata, a dire la verità, e a volte tutto mi sembra più grande di me. Ma sono un soldato, io, una combattente. Combatto e sono sicura che la gente ci seguirà. Verrà a votare”.

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”Se diventerò premier -promette la leader di Fdi- non rinuncerò a nulla di ciò che riguarda mia figlia Ginevra, che ha 6 anni. Le donne si organizzano sempre. Basta guardare Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, che ha sette figli, o Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, che sta crescendo quattro maschi”, ricorda Meloni che spiega: ”Ci sono due modi per esercitare il potere: con l’esempio o con la paura. Io ho preferito il primo. Se ti chiedo di fare una cosa per me, vuol dire che io l’ho fatta già 20 volte”.

“Le donne di destra -sottolinea- interpretano la parità come una sfida e non come una concessione. Noi sappiamo che, qualunque sia il nostro sesso, nessuno ti regala niente. Sto al gioco degli uomini e non ho mai accettato il principio di ricevere un trattamento diverso perché donna, perché voglio raggiungere i miei obiettivi grazie alle mie capacità e non per il genere. Anche perché sono convinta che le donne abbiano delle capacità distintive che possono fare la differenza”.

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Meloni sottolinea poi che “le prime cose di cui mi occuperò se vincerò le elezioni sono emergenza energetica e costo del lavoro. Adeguamento dell’assegno unico per la famiglia e legge di bilancio”.

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