Tutti hanno notato che il principale bersaglio di Calenda sia il Pd. Facendo un po’ (ma nemmeno troppo) dietrologia si può pensare al sogno di una defenestrazione di Letta e ad un ritorno del Pd in mano renziana o post renziana, in altri termini ad un Pd che guarda più a Forza Italia che a Bersani.
Vera o no c’è da registrare la scomposta campagna elettorale del leader di Azione: “Vecchia storia. Chi dice ‘né destra né sinistra’ finisce sempre a destra. Matteo Renzi e Carlo Calenda attaccano Enrico Letta ogni ora. Un’ossessione. Il Terzo (Quarto) Polo cercava voti a dx? Fa solo campagna contro il Pd. Meloni e Salvini ringraziano. Noi andiamo Avanti!”.
Lo scrive su Twitter Giuseppe Provenzano, vicesegretario del Pd.
La stessa cosa aveva detto Romano Prodi allargando la critica a M5s: «Questi continui attacchi al Pd da parte di 5Stelle e Calenda sono irragionevoli, ma soprattutto politicamente incomprensibili. C’è un vero accanimento: considerano il Pd come l’unico nemico. Ma dov’è la ragione? Non pensano anche al loro futuro? Che ritorno possono avere in un Paese con una maggioranza assoluta di destra? È questo il loro disegno? Lo trovo un atteggiamento surreale, postmoderno».
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