La nostra destra è reazionaria e inaffidabile. «Fabrizio Rossi è il candidato che la destra ha messo contro di me nel collegio Siena Grosseto. A lui quindi mi voglio rivolgere direttamente. Fabrizio Rossi, fai bene a non nascondere le tue passioni politiche. Però, se – come hai scritto – la `fiamma è ancora accesa´ e se tenere viva la memoria delle orribili stragi compiute dai nazifascisti in Toscana vuol dire per te `ripetere la storia a pappagallo´, verresti con me nei prossimi giorni a deporre una corona di fiori a Niccioleta?».
Lo scrive su Facebook Enrico Rossi, ex presidente della Toscana ed esponente del Pd, candidato alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Grosseto e Siena.
«A Niccioleta – ricorda Enrico Rossi – i fascisti grossetani e i nazisti tedeschi (condannati per questo dalla Corte d’Assise di Pisa il 19 Novembre del 1949), il 13 giugno del 1944, rastrellarono e trucidarono senza pietà 83 persone. A quel tempo, il `razzista´ Giorgio Almirante, il fondatore del Movimento Sociale Italiano da te celebrato, non stava dalla parte giusta. Anzi, due settimane prima dei fatti di Niccioleta aveva giustappunto ordinato, dalla Prefettura di Grosseto, di fucilare alla schiena partigiani e disertori (gli sbandati). Ti ricordo che nel 1978 Almirante sarà condannato in Cassazione proprio per aver provato a nascondere la veridicità della sua firma sanguinaria in calce al quel dannato bando di Paganico».
«Vedi Fabrizio Rossi – conclude il candidato del centrosinistra -, fai proprio bene a non prenderci in giro e a non nascondere le tue passioni politiche. E grazie alla tua onestà intellettuale i toscani, nei cui cuori arde ancora l’antifascismo e l’amore per la Costituzione democratica, capiscono e capiranno con sempre maggiore chiarezza cosa fare nel segreto dell’urna».