Guerini accusa la Destra: "Sulla Russia pericolose ambiguità"
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Guerini accusa la Destra: "Sulla Russia pericolose ambiguità"

Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, parla di Giorgia Meloni e della Guerra in Ucraina.

Guerini accusa la Destra: "Sulla Russia pericolose ambiguità"
Lorenzo Guerini
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5 Settembre 2022 - 10.09


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Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, una delle voci più influenti del Pd, è alieno da uscite propagandistiche. Se molti del suo partito sparano a zero su Giorgia Meloni, lui si limita a un sobrio quanto perfido: «Non sta a me dare patenti di atlantismo. Le conversioni, anche tardive, sono benvenute».

Si va verso il settimo mese di guerra: «Abbiamo il dovere – dice a «La Stampa» – di continuare ad assicurare il nostro supporto a Kiev, per precludere a Putin la possibilità di conseguire anche uno solo dei suoi obiettivi strategici. Al contempo con alleati e partner vogliamo spingere la Russia verso una tregua, per evitare, da una parte, che la guerra duri anni e, dall’altra, per avviare trattative che portino a una pace equa e duratura. Non certo a una resa. Ne va della stessa architettura di sicurezza globale». Il prezzo del gas si sta rivelando una micidiale arma non convenzionale: «Le sanzioni stanno funzionando, le reazioni russe lo dimostrano. Il tema del prezzo del gas riguarda tanti Paesi, non solo l’Italia: e il possibile accordo europeo sul tetto al prezzo del gas, insieme a misure nazionali, e’ fondamentale per famiglie e imprese».

Non si può parlare di Ucraina senza accennare ai distinguo di Lega e M5S verso gli aiuti militari, mentre FdI, pur all’opposizione, non ha tentennato nell’atlantismo: «Si tratta di temi decisivi – osserva il ministro – per il futuro dell’Italia e dell’Europa. Mi limito a dire che nel centrodestra regna un’ambiguità di posizioni che non dà rassicurazione. Il Pd ha sempre e con coerenza mantenuto una linea chiara e netta. Le stesse domande che mi sta ponendo dimostrano che siamo in un mondo in ebollizione che ha bisogno di forze politiche serie e responsabili. Il Pd ha dimostrato di esserlo in questi anni difficili tra pandemia e guerra. E credo che i cittadini lo sappiano». La destra appare divisa, ma anche il fronte progressista e’ abbastanza lacerato: il cosiddetto terzo polo non perde giorno per pungolare il Pd: «Trovo sbagliati gli attacchi di Calenda al Pd. E ingiusti. L’avversario, vorrei ricordarlo a tutti, e’ una destra pericolosa che se vincesse ci allontanerà dall’Europa. Ed e’ illusorio pensare di batterla prescindendo dal Pd. E’ questo il senso dell’appello al voto utile, perché negli uninominali gli unici che possono vincere i seggi sono i candidati del Pd», ha concluso Guerini.

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