Meloni ha paura di vincere: "Non è la congiuntura migliore per governare l'Italia in queste condizioni"
Top

Meloni ha paura di vincere: "Non è la congiuntura migliore per governare l'Italia in queste condizioni"

Meloni: "L'Italia non è messa in una situazione facile, non va tutto bene. L'Italia che ci viene consegnata è il fanalino di coda in tutti Paesi europei".

Meloni ha paura di vincere: "Non è la congiuntura migliore per governare l'Italia in queste condizioni"
Giorgia Meloni
Preroll

globalist Modifica articolo

12 Settembre 2022 - 08.59


ATF

Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, durante il comizio in piazza del Duomo, a Milano. “Non sappiamo se abbiamo sconfitto la pandemia – ha sottolineato – abbiamo i prezzi dell’energia alle stelle, rischiamo una crisi alimentare etc. Non è la congiuntura migliore per governare l’Italia in queste condizioni“. “Il governo dei migliori ci ha lasciato un aumento del debito di 116 miliardi di euro” attacca la leader di Fratelli d’Italia.

“L’Italia non è messa in una situazione facile, non va tutto bene. L’Italia che ci viene consegnata è il fanalino di coda in tutti Paesi europei”.

 “La priorità per tutti è il caro bollette mercoledì sarò in Aula in occasione del Dl Aiuti perché, altrimenti rischiamo che non ci sia il numero legale per un provvedimento che qualcosa mette in campo e per provare a discutere di quello che si può fare”. “Il prezzo del gas sale perché sono i grandi player a far salire il prezzo decidendo che sale. Se metti un tetto al prezzo del gas la speculazione la fermi e le bollette tornano normali, ma lo deve fare l’Europa. Perché l’Ue non ha ancora stabilito un tetto? Perché le nazioni si oppongono come l’Olanda, amici di Calenda” attacca. “L’Olanda – ha proseguito Meloni – si oppone perché la Borsa del gas ce l’ha sotto casa sua, la Germania, amici alleati di Letta, si oppongono perché sono i più esposti sul piano energetico ma sono anche i più ricchi e possono pagare un prezzo del gas più alto degli altri e accaparrarselo prima. Il Pd in cambio di una pacca sulle spalle di francesi e tedeschi, che governava senza aver vinto elezioni, decideva che non dovevamo difendere i nostri interessi. Il tetto al prezzo del gas è la soluzione più efficace. Lo Stato non può guadagnare da questo disastro. Dall’aumento lo Stato non si prende né Iva né accise, è la prima regola”. “In Europa sono preoccupati per il governo Meloni. Con noi la pacchia è finita, ci metteremo a difendere gli interessi nazionali come fanno gli altri Paesi”.

 “Il reddito di cittadinanza non va bene. E’ culturalmente sbagliato, io sono l’unica a dire che non è una risposta. Uno stato giusto non mette sullo stesso piano l’assistenzialismo, chi può lavorare e chi non può farlo. Lo Stato giusto ti mette nella condizione di avere un posto di lavoro, di essere libero, di migliorare e non dipendere dalla politica come piace ai partiti che vanno poi a raggranellare voti”. “Il reddito di cittadinanza è un provvedimento ingiusto per i giovani – ha aggiunto- dice stai a casa, non servi, non ho bisogno di te. Questa è una nazione fatta dai giovanissimi. Gli eroi del Risorgimento avevano 20 anni, abbiamo un bisogno disperato di giovani. E’ facile venire in piazza e dire vi do mille euro come Cetto Laqualunque, la politica seria non fa così”.

La povertà non si abolisce per decreto, lo Stato non deve rompere le scatole a chi lavora. Il salario minimo è uno specchietto per le allodole, serve abbassare il cuneo fiscale” evidenzia.

“Tutti i giorni mi dicono che Fratelli d’Italia non ha una classe dirigente all’altezza. In effetti la Azzolina non ce l’ho e neanche Toninelli e neanche Di Maio. Mi dispiace, non avrete ministri così in un eventuale governo di Fratelli d’Italia, mi scuso in anticipo”.

Lei è una minaccia per l’Europa? ”Non è vero, difficilmente potrei essere una minaccia visto che sono presidente di una delle più stabili e forti famiglie europee”, l’Ecr, replica Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti.

 “Questa nazione è destinata a scomparire, non è un inverno demografico, è una glaciazione. Non voglio che scompaia questa nazione. Io voglio che i figli li facciano le nostre famiglie, che non siano un bene di lusso e che le madri debbano scegliere tra essere madri o avere il posto di lavoro”.

“Voglio l’asilo nido gratuito, voglio che il mondo dica se metti al mondo un figlio mi fai una cortesia. Andando avanti così il Welfare non regge, avremo sempre più persone da mantenere e meno persone che lavorano per mantenerle. Serve un piano di incentivazione alla natalità con le risorse del Pnrr”.

 ”Non sapevo che si sarebbero visti ma ci vediamo random… La coalizione sta lavorando bene, stiamo facendo una campagna serena” ha detto la leader di Fratelli d’Italia, commentando la notizia dell’incontro di oggi ad Arcore tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi.

“Renzi? Intanto ci deve arrivare in Parlamento. Mi fa sorridere perché tradisce l’idea che Renzi ha del Parlamento e delle istituzioni. Se stai governando bene a loro non frega niente. Il Parlamento è una loro personale partita di Risiko sulla pelle degli italiani” dice commentando le dichiarazioni di Matteo Renzi (‘Ogni due anni mando a casa un governo’, ndr.).

“Mi sono molto innervosita oggi, io non sto leggendo niente, non guardo i talk, vado avanti per la mia strada, continuo a parlare con i cittadini, non mi interessano i detrattori, ma c’è un limite a tutto. Quel limite va denunciato” sottolinea Giorgia Meloni. “Pochi minuti fa mi imbatto in un video di una manifestazione del Pd alla quale c’era Letta plaudente con il governatore pugliese Emiliano, che dice parlando di noi ‘la Puglia sarà la Stalingrado d’Italia, qui non passeranno, devono sputare sangue’. Voglio sapere da Letta se questi si possono definire toni degni di una campagna elettorale in una democrazia”. “Mi sono stufata dell’irresponsabilità che sto vedendo in questa classe politica – ha aggiunto Meloni – Se io smetto di far politica non hanno programmi per i prossimi 5 anni. Le fake news che sto leggendo non si contano”.

Native

Articoli correlati