Franceschini sprona l'elettorato di sinistra: "La rimonta è possibile"
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Franceschini sprona l'elettorato di sinistra: "La rimonta è possibile"

"Il vento sta cambiando, la destra è arrivata a dieci giorni dal voto con troppa baldanza ma la gente sta iniziando a capire". A dirlo è il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini (Pd)

Franceschini sprona l'elettorato di sinistra: "La rimonta è possibile"
Il Ministro Dario Franceschini
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14 Settembre 2022 - 10.39


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“I sondaggi fatti ad agosto non valgono molto. All’inizio è salita un’ondata di nuovismo, la stessa che portò Salvini al 34% nel 2019 o i Cinque Stelle nel 2018 al 33%. Questo ‘vento di agosto’ si è provvisoriamente collocato sulla falsa novità di Meloni. Ma, ora che la gente rientra al lavoro, tocca con mano la drammaticità dei problemi. Io avverto che sta cambiando il vento: ieri mattina ero in Friuli, nel pomeriggio a Napoli e ho visto una straordinaria mobilitazione. Ci sono tutte le condizioni per fare una rimonta”. A dirlo è il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini (Pd), in un’intervista a La Repubblica

A una domanda su se sia possibile un’alleanza con il M5S dopo il voto, Franceschini risponde: “Prima dobbiamo andare al voto nel miglior modo possibile. Ma certo Calenda e i Cinque stelle li considero ex alleati che hanno deciso di rompere con noi facendo un danno al Paese, gli altri sono avversari. Non è la stessa cosa. Se fosse necessario formare un governo di coalizione vedremo, ma non è l’argomento di oggi”. E se invece foste insieme all’opposizione, una ricostruzione del campo largo sarebbe possibile?, chiede l’intervistatore. La risposta di Franceschini: “Penso che ci si debba ragionare, sia che si vinca sia che si perda. Il Pd deve essere comunque il cardine di questa ricostruzione, ma ne parleremo a tempo dovuto. Adesso pensiamo a vincere le elezioni”.

 A una domanda sull’eventualità di un rischio fascismo, poi, Franceschini risponde: “Siamo nel 2022 non nel 1922, è passato un secolo. Il tema non è il rischio fascismo o il rischio per la democrazia italiana, che è solida e ha già dimostrato quanti anticorpi ha negli anni di Berlusconi. Ci preoccupa che si possano mettere in discussione i diritti civili, le politiche di eguaglianza con la flat tax, la politica europea, la sanita pubblica. Hanno persino cercato di impedire la messa in onda di Peppa Pig, stiamo tra il tragico e il comico”.

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