Come al solito Berlusconi dice di essere stato frainteso perché faceva solo il cronista.
Perché, obiettivamente, le parole fuori di senno dette sull’Ucraina sono un’offesa verso una nazione aggredita che si sta difendendo e una inopinata apertura di credito verso un autocrate che sta trascinando il mondo in un conflitto senza fine.
Ad ogni modo c’è il video e Berlusconi farà più fatica a dire di essere stato frainteso perché, al contrario, è stato fin troppo chiaro.
Immaginiamo infatti che il padrone di Forza Italia, quello che è andato propinando in lungo e in largo Putin come sincero democratico e liberale al quale aprire le porte di casa abbia avuto, una volta tanto, una botta di sincerità e abbia detto quello che pensava. Si sa, a volte i freni inibitori saltano e le parole sgorgano sincere e senza calcoli.
Quello che è chiarissimo è che Berlusconi, Salvini e Giorgia Meloni (che sta tentando di riposizionarsi) per anni hanno guardato con simpatia e interesse la Russia di Vladimir Putin che ha fatto del Dio, Patria e Tradizione il suo mantra, liberticida, omofobo, finanziatore di mezza estrema destra mondiale e che usa la religione e il Patriarca Kirill come clava.
Berlusconi, in particolare, ha detto quello che tanti a destra pensano: che un bel colpo di Stato contro Zelkensky avrebbe risolto tutto in una settimana e che le “persone perbene” messe a Kiev avrebbero placato Putin e non saremmo alla guerra.
Ma guarda che peccato: l’Ucraina si è difesa, ha evitato il colpo di stato e ora non è capitolata.
Esattamente quello che non voleva la destra e quello che non voleva il ‘partito di Putin’ che – come è noto – non ha sostenitori solo in Russia
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