Hanno fatto scalpore in tutto il mondo le parole di Silvio Berlusconi, intervistato in serata da Bruno Vespa. Secondo l’ex Cavaliere, infatti, Vladimir Putin sarebbe stato spinto a invadere l’Ucraina quasi contro la propria volontà. Come se si stesse parlando di una marionetta qualsiasi in mano a chissà quale potere superiore.
“Putin è caduto in una situazione difficile e drammatica. Dico caduto perché è stata una missione delle due repubbliche filorusse del Donbass che sono andate a Mosca in delegazione” a chiedere aiuto, dicendo che “Zelenski aveva aumentato gli attacchi» e chiedendo “di essere difesi. E’ stato spinto dalla popolazione russa, dal suo partito, dai suoi ministri a inventarsi questa `operazione speciale´ per cui le truppe russe dovevano raggiungere Kiev in una settimana, sostituire il governo di Zelensky con un governo di persone perbene, e tornare indietro. Invece hanno trovato una resistenza imprevedibile delle truppe ucraine, foraggiate con armi dall’Occidente. Ora la guerra è oltre i 200 giorni, aumentano i morti e la situazione in Ucraina è diventata molto difficile. Secondo me, le truppe russe dovevano fermarsi solo intorno a Kiev”.
La smentita di Berlusconi, che prova a correggere il tiro
“Riferivo quello che alcuni raccontano senza nessuna adesione del mio pensiero a quel racconto. Forse sono stato frainteso facevo solo il ‘cronista’ riferendo il pensiero di altri”. Così Silvio Berlusconi sulle frasi di ieri a Porta a Porta relative alle motivazioni per le quali il presidente russo Putin “è stato spinto a fare questa operazione speciale in Ucraina”.
“Bastava vedere tutta l’intervista – e non solo una frase estrapolata, sintetica per motivi di tempo, come si sa la semplificazione a volte è errata – per capire quale sia il mio pensiero, che peraltro è noto da tempo”, ha precisato il Cavaliere.
“L’aggressione all’Ucraina è ingiustificabile e inaccettabile, la posizione di Forza Italia chiara e netta: non potremo mai in nessun modo e per nessuna ragione rompere la nostra partecipazione all’Unione europea e all’Alleanza atlantica”, ha affermato quindi il leader di Forza Italia.
La difesa d’ufficio di Tajani
“Bisogna ascoltare tutta l’intervista e non estrapolare una frase con la quale si sintetizzava un’analisi di quello che accadeva a Mosca, non quello che pensava Berlusconi. La posizione è molto chiara, non c’è possibilità di dibattito con la Federazione Russa, la Russia ha invaso l’Ucraina, la condanna è netta, totale, non può essere cambiata la posizione. Noi stiamo dalla parte della Nato, dell’Occidente, dell’Unione Europea e degli Stati Uniti”. Così Antonio Tajani, coordinatore nazionale e vicepresidente di Forza Italia, rispondendo a Napoli a una domanda sulle affermazioni di Silvio Berlusconi ieri a Porta a Porta, dove ha sostenuto che Putin sia stato spinto a invadere l’Ucraina per mettere “persone perbene” a Kiev.
“La condanna è chiara, non ci sono dubbi – ribadisce Tajani – noi stiamo contro l’invasione dell’Ucraina, la condanniamo, abbiamo votato tutti i testi a sostegno dell’Ucraina compreso l’invio delle armi, quindi non ci sono dubbi sul posizionamento internazionale di Forza Italia. Questo è chiaro e lo ha ribadito anche questa mattina in una lunga intervista Berlusconi, quindi non c’è da strumentalizzare una frase detta nell’ambito di una lunga intervista”.
Argomenti: Elezioni