Sul palco allestito sotto alla salita del Pincio gli interventi di Silvio Berlusconi (Forza Italia), Maurizio Lupi (Nm), Matteo Salvini (Lega) e Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia). La manifestazione, programmata per le 17.30 è partita con circa un’ora di ritardo. Sul palco azzurro, con la scritta ‘Insieme, per l’Italia’, si sono affacciati tutti i leader del centrodestra, mentre giovanissimi sventolano le bandiere.
Tantissimi i giornalisti accreditati, circa 500 sono quelli che hanno chiesto il pass. Oltre 200 sono della stampa estera, in arrivo anche dalla Cina, dal Messico e dagli Stati Uniti. La piazza per gran parte piena, si presenta con alcuni spazi vuoti in fondo, moltissime le bandiere di Fdi, poi quelle degli alleati.
BERLUSCONI – ”Noi siamo qui perchè abbiamo un grande futuro da realizzare insieme. Ci domandiamo quale Italia vogliamo costruire per il futuro? Noi vogliamo costruire un’Italia dove non ci siano cittadini di serie B, vogliamo costruire un’Italia dove nessuno abbia a temere se va al governo un suo avversario politico”, ha detto Berlusconi aprendo l’evento. Il Cav ha parlato in piedi davanti a un leggio al centro del palco, indossando il doppiopetto d’ordinanza blue navy in stile ’94.
”L’Italia non vuole essere governata dalla sinistra, noi siamo maggioranza nel paese. Siamo stati i soli, unici al governo a non mettere le mani nelle tasche degli italiani” e a non ”aumentare le tasse”.
Berlusconi ha ricordato quanto hanno fatto i suoi governi, anche in politica estera. Il leader azzurro ha parlato per circa 20 minuti senza interruzioni: all’inizio dell’intervento è stato accompagnato al leggio. Anche alla fine del discorso è stato aiutato a lasciare il palco cedendo il posto a Maurizio Lupi.
LUPI – “Grazie di cuore a Silvio Berlusconi”, ha detto Lupi, all’inizio del suo intervento a Piazza del Popolo, prendendo la parola dopo il leader di Forza Italia. “La democrazia italiana saprà scegliere il suo governo, il leader della sua coalizione di centrodestra”. “Lo dico da moderato – ha aggiunto-ci hanno contrapposto con i populisti, dire che la famiglia è il pilastro delal società e avere un figlio non è una tassa aggiuntiva, è amare il popolo o essere populista?”, si è chiesto Lupi. “Basta – ha concluso- con queste contraddizioni”.
SALVINI – “Che spettacolo, fatevi sentire, fate arrivare all’ufficio di Gualtieri e Zingaretti l’avviso di sfratto”, ha detto Salvini aprendo il suo intervento: “Lo dico da romano di adozione, l’avviso di sfratto di Roma e dei romani. Pensavamo di aver toccato il fondo con la Raggi e invece Gualtieri riesce a fare peggio”. L’impegno che “offriamo è quello di governare bene, insieme, per cinque anni, con Silvio, Giorgia e Maurizio”, ha detto facendo riferimento ai partner della coalizione. Il leader della Lega ha toccato una serie di temi: subito un intervento contro il caro bollette, sì al nucleare, no allo ius scholae e allo ius soli, stop al canone Rai, reddito di cittadinanza solo per chi non può lavorare.
MELONI – “Grazie per questa piazza piena, carica di entusiasmo, orgoglio.. grazie a tutti gli italiani che non hanno creduto alle menzogne della sinistra”, ha detto Meloni chiudendo la manifestazione della campagna elettorale del centrodestra in piazza del Popolo.
“La sinistra per tutta la campagna elettorale ha detto che facciamo paura. Ma a chi facciamo paura? A qualcuno in effetti sì… Ci temono gli amici degli amici che occupano posizioni non meritate solo perché avevano la tessera del Pd in tasca. Costruiremo una nazione basata sul merito, non vogliamo sostituire il sistema di potere della sinistra con un sistema nostro: noi vogliamo servire le istituzioni, è una differenza fondamentale”. “Ci temono inciucisti e trasformisti, coloro che hanno piegato le istituzioni al loro tornaconto: fanno bene ad avere paura, noi costruiremo un governo saldo e coeso, con un forte mandato popolare, rimarrà in carica per 5 anni“, ha proseguito. “La sinistra dichiari prima del voto quali sono i partiti con cui sono disposti ad allearsi in un eventuale governo: bisogna uscire allo scoperto e dire la verità”, ha affermato. “Se gli italiani ci daranno i numeri per farlo, noi faremo una riforma in senso presidenziale delle istituzioni. Vogliamo garantire stabilità e governabilità, saremo felici se la sinistra vorrà darci una mano. Ma sia chiaro: se gli italiani ci daranno i numeri per farlo, noi lo faremo comunque”.
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