«Mi batto con tutte le mie forze: la rimonta è possibile»: lo dice in un’intervista a La Stampa in apertura, il segretario del Pd, Enrico Letta, per il quale «la campagna della destra è impostata su un’unica cosa: la presa del potere. Nient’altro li unisce ed è per questo che vogliono stravolgere la Costituzione». Afferma che «il messaggio che sta dando la destra italiana è di voler sfasciare il fronte europeo proprio nel momento di maggior difficoltà di Putin». E aggiunge: «Il racconto di un destracentro moderato è una balla. Vedo invece una radicalizzazione sulle vicende internazionali».
Parlando della polemica sulla presidente della Commissione von der Leyen, secondo Letta «Salvini ha approfittato di un malinteso per giocarsi subito un elemento di rottura e mettere in difficoltà Meloni». Quanto alle parole di Berlusconi sulla guerra in Ucraina, «ora tentano di metterci una pezza, è quello che pensa. Berlusconi è stato l’unico leader occidentale ad andare con Putin in Crimea dopo l’occupazione illegale. Lo ha fatto quando quel passaggio significava legittimare l’annessione». Di Conte e Calenda dice: «Volevano esserci solo stando a capotavola. Ha sbagliato qualcosa anch’io? Vedremo. Sono aperto a qualsiasi ragionamento dopo le elezioni».
Il leader del Pd, intervistato da La Sicilia sottolinea che «La questione morale non è un particolare: è una questione prioritaria. E non riguarda solo la Sicilia. Riguarda il nostro Paese intero e tutti noi dobbiamo avere uno scatto d’orgoglio; pretendere trasparenza e legalità». A proposito dell’arresto di due candidati del centrodestra alle Regionali nell’isola, Letta lancia «un appello ai giovani e a tutti i siciliani: il 25 settembre scriviamo insieme un’altra storia» e segnalando che «il vero voto utile è quello a Caterina Chinnici e al Pd»
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