Anche Piero Fassino è intervenuto sul dibattito aperto nel Pd, dopo la lettera inviata da Enrico Letta a tutti gli iscritti. «Enrico Letta ha svolto un lavoro difficile, con serietà e generosità, e va ringraziato. Ha costruito un percorso per aprire il partito alla società, ha riunificato il Partito democratico riducendo sensibilmente le divisioni interne e affrontato in prima persona una campagna elettorale complessa per la politica e la società».
«Come ha indicato Letta nella sua lettera agli iscritti bisogna essere protagonisti di una riaggregazione che coinvolga i tanti mondi che oggi si sentono esclusi dalla nostra area o dalla nostra proposta, ripensare il tema del lavoro e del fisco, la redistribuzione dei redditi e della ricchezza e, – dice Fassino – ci sono temi cruciali quali gli anziani, l’infanzia, la denatalità, la disabilità che chiedono un welfare di prossimità ai cittadini. Un grande partito riformista europeo deve coniugare modernità e giustizia sociale, innovazione ed equità, mentre troppo spesso quei temi li abbiamo separati. Per fare questo – ha concluso Fassino – serve coraggio e ambizione di cambiare, riallacciando subito il rapporto con gli iscritti e gli elettori e rafforzando il nostro radicamento territoriale e rivolgendoci a tutti i nostri possibili interlocutori. Non siamo condannati all’estinzione, ma si deve trarre dalla realtà la sollecitazione a mettere in campo i cambiamenti radicali necessari. E non partendo dal toto-segretario, ma seguendo il percorso indicato da Enrico Letta per un congresso aperto alla società e capace di coinvolgere i tanti mondi che si riconoscono in valori di progresso e vogliono contribuire a creare una alternativa forte e credibile alla destra».