La mitica agenda Draghi è finita nella mani di Giorgia Meloni
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La mitica agenda Draghi è finita nella mani di Giorgia Meloni

Si sussurra che il Governo Meloni potrebbe contenere 10 o addirittura 12 ministri tecnici, assai probabilmente più adatti dei politici ad affrontare i gravi, anzi gravissimi problemi che ci attendono. Ma Salvini e Berlusconi...

La mitica agenda Draghi è finita nella mani di Giorgia Meloni
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David Grieco Modifica articolo

3 Ottobre 2022 - 11.15


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Finalmente esaurito il dibattito su quanto può essere fascista o quanto può essere democratica Giorgia Meloni, si passa finalmente all’atto pratico. In attesa di essere incaricata premier da Mattarella, la Meloni sta lavorando 24 ore su 24 alla formazione del nuovo governo, assediata dagli alleati della Lega e di Forza Italia.

Qualche indiscrezione sui nomi dei ministri è trapelata nei giorni scorsi e sono venute fuori figure sorprendenti, come quella Elisabetta Belloni che era già stata a un passo dal diventare il primo, autorevole Presidente della Repubblica di sesso femminile. Oggi, in modo più netto e strategico, si sussurra che il Governo Meloni potrebbe contenere 10 o addirittura 12 ministri tecnici, assai probabilmente più adatti dei politici ad affrontare i gravi, anzi gravissimi problemi che ci attendono.

La mitica Agenda Draghi (sorpresa!) a quanto pare, è finita in mano alla Meloni. Apriti cielo. La Lega e Forza Italia stanno ovviamente facendo fuoco e fiamme per dissuaderla e piazzare in tutti i dicasteri i loro brontosauri. Ma in fondo è una sorpresa fino a un certo punto.

Leggi anche:  Giorgia Meloni, gli studenti e la criminalizzazione del dissenso

Giorgia Meloni è giovane, è nuova, è sempre stata all’opposizione (tranne una parentesi nel 2009 come Ministro della Gioventù accanto a Berlusconi che la disprezzava apertamente fino a chiamarla pubblicamente “zoccola”), ed è presumibile che in tutti questi anni non abbia accumulato negli troppe clientele da soddisfare. Per strano che possa sembrare, se Giorgia Meloni riuscirà nel suo intento non potremo che essere dalla sua parte.

Anche perché dopo aver rottamato la sinistra alle elezioni, rottamare adesso tutti gli avanzi berlusconiani che si porta appresso potrebbe essere un piccolo capolavoro. Dai Giorgia, sorprendici ancora.

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