Nel Pd volano gli stracci e cono le donne quelle che attaccano di più. «La rivoluzione culturale che si deve fare in questo Paese dove ancora impera una cultura patriarcale riguarda anche il partito, è iniziata al nostro interno e ha prodotto i suoi frutti, ma non è ancora finita e quel che è successo con le candidature lo dimostra».
Parole della presidente del Pd, Valentina Cuppi. «C’è il femminismo nel partito, senza dubbio, ma non è di tutti, la cultura maschilista è ancora radicata al suo interno ed evidentemente ha prevalso anche in questa occasione», precisa.
«Io ho fatto campagna elettorale senza pensare al mio posto più o meno sicuro, come la avrei fatta anche se non fossi stata in lista. Il problema qui – prosegue Cuppi – è che effettivamente ha contato meno il ruolo rispetto alle necessità espresse dalle correnti, se in un partito vale di più la logica delle correnti rispetto ai ruoli rivestiti da persone che rappresentano il partito, è un problema non da poco. Per questo credo che il congresso potrà e dovrà costituire una svolta», auspica la presidente dem.