Licia Ronzulli è stata l’ago della bilancia del nascente governo Meloni, Silvio Berlusconi ha provato fino all’ultimo – e non è escluso che possa farlo ancora – a imporla come ministra. Senza alcun merito apparente.
Eppure il nome di Ronzulli era salito alla ribalta anni fa, per la questione delle ‘cene eleganti’ a casa Berlusconi. Nella ricostruzione delle intercettazioni del processo che coinvolse, tra gli altri, anche Lele Mora e Gianpaolo Tarantini, il nome di Licia Ronzulli è molto presente.
Come ha raccontato in un interrogatorio Barbara Montereale, Licia Ronzulli a Villa Certosa aveva il compito di “smistare” le giovani ospiti del presidente nei bungalow in Sardegna. Era lei a organizzare gli spostamenti aerei. Il cinque gennaio del 2009, per esempio, Tarantini sta organizzando una spedizione in Sardegna nella villa del Cavaliere. “Siamo io, Linda (Santaguida), Belen, la sorella, l’amica di Belen, Chiara quella ragazza di Modena che dice che lei conosce e una mia amica di Milano (…) vuole che mi metto d’accordo con Marinella?”. Berlusconi risponde: “No, dovresti accordarti con la dottoressa Ronzulli”. Tarantini sa di chi si parla: “Chi, Licia?”. “Si, Lucia – risponde il Cavaliere – è qui a farmi da segretaria”.
Ronzulli, su incarico di Berlusconi, procurava i biglietti dello stadio per i derby Milan-Inter dove con Tarantini s’incontravano per “programmare” le serate ad Arcore. Sempre Licia Ronzulli, doveva occuparsi di organizzare i tavoli per la festa del Milan. “Te ne ho preparato uno per 10 persone – diceva orgogliosa a Tarantini – proprio vicino a quello del presidente Berlusconi”. Questo è il profilo di Licia Ronzulli, che Silvio Berlusconi ha provato – e proverà ancora – a spingere come ministra. In quello che Giorgia Meloni ha più volte definito “un Governo di alto profilo”.