La Ue al governo italiano: "Bene lo sbarco dei fragili, c'è l'obbligo morale di salvare le vite in mare"
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La Ue al governo italiano: "Bene lo sbarco dei fragili, c'è l'obbligo morale di salvare le vite in mare"

L'esecutivo Ue ricorda che «c'è un obbligo giuridico e morale di salvare vite in mare» e che «c'è un obbligo giuridico per gli Stati membri di farlo a prescindere dalle circostanze che hanno portato le persone a trovarsi in difficoltà».

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7 Novembre 2022 - 12.34


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La Commissione Europea «accoglie con favore» il fatto che circa «500 migranti sono stati sbarcati» dalle navi appartenenti a diverse Ong sulle coste italiane. L’esecutivo Ue «non è responsabile del coordinamento» delle operazioni, ma ricorda che «c’è un obbligo giuridico e morale di salvare vite in mare» e che «c’è un obbligo giuridico per gli Stati membri di farlo a prescindere dalle circostanze che hanno portato le persone a trovarsi in difficoltà». Lo dice la portavoce dell’esecutivo comunitario per gli Affari Interni Anitta Hipper, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. 

«In linea con il diritto internazionale – continua Hipper – dovrebbe essere fatto ogni sforzo per minimizzare il tempo di permanenza delle persone a bordo delle navi e l’individuazione di un porto sicuro dovrebbe tenere conto anche dei casi particolari. Ogni caso è diverso, ma qui il dovere e la competenza sono degli Stati membri: incoraggiamo tutti gli Stati a salvare vite e a rispettare i loro obblighi giuridici», conclude.

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