Conte rompe con il Pd nel Lazio e i dem pensano di accelerare il congresso: Elly Schlein candidata?
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Conte rompe con il Pd nel Lazio e i dem pensano di accelerare il congresso: Elly Schlein candidata?

I rapporti tra Conte in cerca di vendette e il Pd sono ai minimi e la maggioranza da M5s a Calenda che guida il Lazio è destinata a frantumarsi. E sul congresso...

Conte rompe con il Pd nel Lazio e i dem pensano di accelerare il congresso: Elly Schlein candidata?
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9 Novembre 2022 - 22.37


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Adesso nel Pd il timore è che la rottura con M5s sul Lazio finisca per ripercuotersi anche sull’elezione dei presidenti delle commissioni di garanzia.

L’aut-aut di Giuseppe Conte viene respinto al mittente anche da Nicola Zingaretti, l’uomo che forse più di tutti si è speso in queste settimane per evitare di rompere la coalizione da M5s a Calenda che guida il Lazio, ma il rilancio del leader 5 stelle è davvero troppo. Una rottura che, però, potrebbe avere conseguenze quando si voterà per Copasir e Vigilanza, che secondo un’intesa di massima ormai da verificare toccherebbero rispettivamente al Pd e ai 5 stelle. Il tutto mentre i democratici devono rapidamente trovare una soluzione sia nel Lazio che in Lombardia.

Nel Lazio mezzo Pd non ha dubbi: “A questo punto dobbiamo candidare Alessio D’Amato”. Nome indicato anche da Calenda, ma al momento non sostenuto dal Pd laziale che insiste sulle primarie.

Ma la discussione è aperta, anche Verdi e Sinistra italiana parlano di “macigno termovalorizzatore da rimuovere” e cercano una strada per riaprire il dialogo tra Pd e M5s, “perché sennò perdiamo”. Un percorso difficile, dopo il botta e risposta di ieri tra il leader M5s e il Nazareno. Senza contare che Azione-Iv appoggiano D’Amato ma non sono disposti ad accettare le primarie.

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Quello delle primarie, peraltro, è un problema anche in Lombardia. Il Pd tra oggi e domani farà un ulteriore tentativo di convincere Giuliano Pisapia, ma senza troppe speranze di successo. Teoricamente domenica scorsa Vinicio Peluffo, segretario del Pd lombardo, aveva parlato di fare le primarie, ma il voto potrebbe anche essere messo da parte “di fronte a un candidato di tutti”, come dice un dirigente Pd. Si tratta di capire quale possa essere il nome, Emilio Del Bono, sindaco di Brescia, è il più accreditato ma un dirigente Pd di primo piano ha altre idee: “Con la Moratti in campo a sfidare il centrodestra, noi dobbiamo avere un nome di sinistra. Serve uno che prenda tutti i nostri, tanto i moderati si divideranno tra Moratti e Fontana”.

Ma molto delicata sarà, appunto, la vicenda delle commissioni di garanzia. Tra i democratici c’è il timore che M5s possa creare problemi, quelle frasi di Conte sulla “discontinuità” hanno fatto suonare un campanello d’allarme. In teoria il Copasir dovrebbe toccare al Pd, che nel comitato ha messo Lorenzo Guerini e Enrico Borghi. Non c’è Francesco Boccia, che ha un ottimo rapporto con M5s e Conte e che, secondo i rumors, sarebbe stato il nome più gradito dai 5 stelle. La Vigilanza Rai, invece, dovrebbe andare ai 5 stelle, secondo i patti che ora potrebbero essere messi in discussione. Ma, ricordano nel Pd, “il Copasir si vota prima della Vigilanzaà”. Un modo nemmeno troppo velato per dire che se M5s non sta ai patti sul Copasir torna in discussione anche l’altra commissione, sulla quale non sono un segreto le mire di Matteo Renzi.

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Sembra crescere, intanto, il consenso intorno all’ipotesi di anticipare le primarie per scegliere il nuovo segretario Pd, attualmente fissate per il 12 marzo. “Non ce lo possiamo permettere”, dicono parecchi parlamentari. “Bisogna fare prima, serve al più presto un segretario legittimato dalle primarie che risponda colpo su colpo sia a Conte che ha Renzi-Calenda”. E forse non è un caso che tra i parlamentari democratici a questo punto si dà per certa la candidatura di Elly Schlein, che finora è rimasta molto in silenzio. Certo, l’anticipo di “qualche settimana” o di un mese non piace a tutti, soprattutto alla sinistra del partito. Ma sembra ormai probabile che l’assemblea della prossima settimana possa decidere di accorciare i tempi.

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