Meloni sulla caduta del Muro di Berlino: "Una data spartiacque". Poi ricorda Jan Palach...
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Meloni sulla caduta del Muro di Berlino: "Una data spartiacque". Poi ricorda Jan Palach...

Giorgia Meloni ha pubblicato un videomessaggio sui suoi profili social, per ricordare la ricorrenza della caduta del Muro di Berlino del 9 novembre 1989

Meloni sulla caduta del Muro di Berlino: "Una data spartiacque". Poi ricorda Jan Palach...
Giorgia Meloni
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9 Novembre 2022 - 11.34


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Giorgia Meloni ha pubblicato un videomessaggio sui suoi profili social, per ricordare la ricorrenza della caduta del Muro di Berlino del 9 novembre 1989. Il 9 novembre è «una data spartiacque nella storia, per quella dell’Europa, dell’occidente e del mondo interno». 

La caduta del muro «segna il tramonto del comunismo sovietico e di quei regimi totalitari che avevano conculcato valori e diritti delle democrazie occidentali che speso oggi, erroneamente, tendiamo a dare per scontati», ha spiegato la premier.

«La forza e la solidità delle nostre democrazie è stata resa possibile proprio dalla fine di quei totalitarismi e dal sacrificio di quelle persone che hanno combattuto permettendoci di vivere in un mondo libero», ha sottolineato Meloni.

Per ricordare quegli eventi del 1989, con la legge 61 del 15 aprile 2005, la Repubblica italiana ha dichiarato il 9 novembre Giorno della Libertà. Come ricorrenza dell’abbattimento del Muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di nazioni oppresse e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora oppresse dal totalitarismo». 

«La libertà è il principale valore su cui si basa la nostra democrazia, anticorpo contro ogni tentazione totalitaria. Nel celebrarla – aggiunge Meloni -, la legge condanna non soltanto i regimi del passato ma anche il rischio di insorgenza di nuove forme di repressione della libertà».

“Celebrare il valore della libertà significa non soltanto coltivare la memoria storica di chi è caduto per conquistarla ma anche spendersi ogni giorno per la sua eternità”.

Nel ‘Giorno della libertà’ vengono organizzati incontri nelle scuole, ha ricordato, “che illustrino il valore della democrazia e della libertà evidenziando gli aspetti nefasti dei totalitarismi passati e presenti. Un grande filosofo liberale italiano, Benedetto Croce, che dedicò la sua vita all’amore e allo studio proprio della libertà disse: ‘C’è chi mette in dubbio il futuro dell’ideale della libertà. Noi rispondiamo che essa ha più che un futuro: possiede l’eternità'”.

Meloni ha sottolineato che “è grazie all’esempio di giovani come Jan Palach, che diedero la vita per la libertà del proprio popolo, che oggi l’Europa non vive più sotto il giogo della dittatura. E’ grazie all’opera spirituale e diplomatica di un santo e di uno statista come Giovanni Paolo II che diceva che l’Europa deve respirare con due polmoni, quello occidentale e quello orientale. E’ grazie alla folla che premeva sulle guardie di frontiera della Repubblica federale tedesca affinché aprissero i varchi verso ovest e pochi minuti dopo danzava festante sulle rovine di quel muro che abbiamo potuto riabbracciare nel comune ideale europeo decine di milioni di nostri fratelli”.

«È una lotta per la libertà quella che sta portando avanti il popolo ucraino per difendere la propria Nazione da una brutale aggressione, così come il rispetto della libertà di ciascun popolo è il fondamento della pace internazionale».

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