Sabato sera, in una intervista ad un quotidiano francese, la ministra degli Esteri di Parigi, Catherina Colonna, ha fatto un secondo durissimo attacco all’Italia nel quale non solo sottolineava il fatto che – come è evidente a tutti – la sedicente dottrina Meloni-Piantedosi in termini di sbarchi dei naufraghi (perché si tratta di naufraghi e non di migranti o clandestini) violasse la legge internazionale del mare.
Ma dall’intervista traspariva che l’irritazione di Parigi fosse maggiormente dovuta al fatto che Giorgia Meloni avesse falsamente attribuito alla Francia cose non vere e opposte a quelle che i due governi si erano detti sul caso Ocean Viking.
Ha detto Catherine Colonna: “ll comunicato in cui Giorgia Meloni afferma, parlando a nome nostro, che spetta alla Francia accogliere i migranti è in totale contraddizione con quello che ci eravamo detti. Questi metodi sono inaccettabili”
Ed in effetti il signor presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva rilasciato una dichiarazione nella quale si congratulava con la Francia per la decisione di accogliere i naufraghi dell’Ocean Viking a Tolone senza per giunta fare selezioni.
E che era accaduto? L’ha raccontata la stessa dilettante allo sbaraglio che con il voto degli italiani e grazie alle divisioni dell’opposizione sta a palazzo Chigi. Giorgia Meloni ha ammesso candida come il sole – che la stampa (badate bene la stampa, non una nota ufficiale) – aveva riportato la notizia della disponibilità francese ad accogliere i migranti e che visto che dopo otto ore la notizia non era stata smentita lei si era sentita in dovere di fare questo ringraziamento come – a suo dire – gesto distensivo.
Siccome la notizia non era vera, oviamente la Francia dopo aver letto le dichiarazioni di Giorgia Meloni si è risentita e di molto, visto il tentativo di mettere Parigi di fronte al fatto compiuto. Chiaro?
La domanda è: in una vicenda così delicata può il presidente del Consiglio di uno stato del G7 fare una dichiarazione ufficiale sulla base di quello che riportano le sole agenzie di stampa?
Il signor presidente del Consiglio conosce la differenza tra il presidente del Consiglio e una urlatrice dell’opposizione libera di cazzeggiare sui social sparando la qualunque senza verifica?
Il signor presidente del Consiglio sa che esiste un ministero degli Esteri deputato ad avere canali ufficiali con la Francia a cui chiedere?
Il signor presidente del Consiglio sa che – almeno se non li faranno saltare – esistono rapporti diplomatici tra Italia e Francia e c’erano (e ci sono) un ambasciatore francese a Roma e un ambasciatore italiano a Parigi a cui chiedere una verifica?
Il signor presidente del Consiglio sa che, al limite, ha perfino un consigliere diplomatico a cui chiedere – appunto – consiglio prima di sparare stupidaggini in libertà che provocano incidenti diplomatici?
Il signor presidente del Consiglio ha capito che è una dilettante allo sbaraglio che in poche settimane ha gettato l’Italia nel ridicolo e l’ha già mezza isolata in Europa?
Argomenti: giorgia meloni