Migranti, il ministro Ciriani: "Reazioni incomprensibili dalla Francia, Macron ha un problema interno"
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Migranti, il ministro Ciriani: "Reazioni incomprensibili dalla Francia, Macron ha un problema interno"

Ciriani: «Più che preoccupato, sono dispiaciuto. L'Italia e la Francia sono legate da antica amicizia, culturale oltre che politica. Ma l'immigrazione è un problema grande come una casa, non capisco la reazione esagerata e scomposta della Francia».

Migranti, il ministro Ciriani: "Reazioni incomprensibili dalla Francia, Macron ha un problema interno"
Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento
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14 Novembre 2022 - 09.28


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Governo Meloni, i rapporti con la Francia sembrano compromessi dopo le ripetute dichiarazioni sdegnate dei ministri di Parigi. Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, ne ha parlato in un’intervista sul Corriere della Sera. «Più che preoccupato, sono dispiaciuto. L’Italia e la Francia sono legate da antica amicizia, culturale oltre che politica. Ma l’immigrazione è un problema grande come una casa, non capisco la reazione esagerata e scomposta della Francia».

Non è il governo italiano che ha commesso un errore diplomatico: «No, è evidente che Macron ha un problema interno, l’opinione pubblica francese chiede una politica severa sui migranti. Non si capisce perché non debba accadere lo stesso per l’Italia, che quest’anno ha accolto 90 mila persone di cui solo 38 ricollocate in Francia. Non si può continuare a far finta di nulla, l’Europa batta un colpo».

«Il governo italiano – continua il ministro – ha fatto quello che aveva promesso in campagna elettorale. Forse altri Paesi erano abituati a un’Italia che si girava dall’altra parte, ma questo non va più bene. Non ci si può chiedere di tenere spalancate le frontiere così che loro possano tenerle chiuse. Il governo vuole dare un segnale, perché l’Unione capisca che stiamo parlando di un problema di grandissima portata, da affrontare insieme».

«Sono reazioni incomprensibili e spiacevoli, anche dal punto di vista personale. Noi non abbiamo iniziato un conflitto politico e diplomatico, ma un Paese che tenga alla sua dignità non può continuare a subire una immigrazione incontrollata. è inaccettabile che le Ong pretendano di scaricare sull’Italia i migranti che raccolgono in mare. Le organizzazioni tedesche o norvegesi non avvisano l’Italia dei loro movimenti, salvo poi denunciare un grande problema umanitario di cui loro non si fanno carico».

Questo caso non rischia di isolare l’Italia e incrinarne la reputazione internazionale: «No, io credo che l’Italia non sia isolata e lo dimostra la dichiarazione firmata anche da Grecia, Cipro e Malta». Anche se la Spagna si è smarcata: «C’è un gruppo di Paesi che non ha interesse che la situazione cambi. L’Ue prenda atto che l’Italia non può essere l’unica porta di ingresso di un continente, l’Africa, che ha centinaia di milioni di abitanti e da cui partono gli scafisti, il business di viaggi della speranza o della morte, la tratta degli schiavi, l’ immigrazione clandestina, lo sfruttamento, la malavita… Se non si occupa di questo, la Ue a che serve?», ha concluso Ciriani.

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