Nardella (Pd): "La classe dirigente è immobile, è l'ennesima occasione mancata"
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Nardella (Pd): "La classe dirigente è immobile, è l'ennesima occasione mancata"

Nardella (Pd): «Se avessimo fatto un calendario con venti appuntamenti in venti città diverse, da nord a sud, il tempo non sarebbe stato percepito come troppo. È l'ennesima occasione mancata».

Nardella (Pd): "La classe dirigente è immobile, è l'ennesima occasione mancata"
Dario Nardella
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17 Novembre 2022 - 09.43


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Il dibattito interno al Pd sul congresso e la fase costituente prosegue ininterrotto, una fase di stallo denunciata anche da Dario Nardella, esponente di spicco dei democratici e sindaco di Firenze. «Dopo il voto il nostro gruppo dirigente si è letteralmente immobilizzato, come rintontito dalla sconfitta elettorale» – ha dichiarato al quotidiano Domani.

«Se avessimo fatto un calendario con venti appuntamenti in venti città diverse, da nord a sud, il tempo non sarebbe stato percepito come troppo. È l’ennesima occasione mancata. Sembra che stiamo solo aspettando il momento di scegliere il segretario, come un atto liberatorio da una condizione di lutto».

Secondo Nardella il Pd «non deve aspettare, come succede con la mozione M5s, o con la candidatura di Moratti. Ci mettiamo sistematicamente nella posizione subalterna di dover scegliere le cose degli altri. Allora dico: presentiamo una mozione su un piano di lotta alla povertà e di promozione delle politiche attive del lavoro. Riprendiamo l’iniziativa politica, sul lavoro, il cambiamento climatico e le diseguaglianze sociali».

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«Per me oggi conta prima di tutto salvare e rilanciare la nostra casa, il Pd. Avverto forte la tentazione di vivere il congresso come una resa dei conti. Poi, quanto a un mio impegno diretto, nelle prossime settimane prenderò una decisione», continua Nardella sulla sua possibile candidatura a segretario dem. E sull’ipotesi di un ticket con Elly Schlein osserva: «L’ho letto sui giornali. La conosco, non da molto. È una cosa molto positiva il fatto che Elly si iscriva e partecipi al congresso. La stimo, come stimo Stefano Bonaccini che è uno dei migliori esempi del buon governo della sinistra nei territori».

«A Stefano, a Elly e agli altri dico: impegniamoci tutti a evitare che il congresso si trasformi in un conflitto fra gruppi di potere», continua Nardella sottolineando che «il Pd deve essere un partito davvero aperto. Dopodiché contano le regole che ci diamo».

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