Giorgia Meloni è appena tornata dal G20 di Bali, mentre in Ucraina si continua a morire e gli ultimi fatti accaduti in Polonia testimoniano l’alta tensione. Guido Crosetto, ministro della Difesa, non è affatto ottimista su una risoluzione a breve del conflitto con la Russia. Quando si vivono «momenti così pericolosi, la cosa importante è mantenere i nervi saldi e non farsi prendere dalla reazione immediata – ha dichiarato al Corriere della Sera.
«A caldo non abbiamo commentato perché volevamo avere certezza dell’accaduto . Sapevamo che ogni parola, in una situazione già grave, poteva alimentare un clima di scontro. Adesso l’ipotesi più accreditata è che sia stato un missile ucraino caduto in territorio polacco. Non è un incidente destinato ad aggravare una situazione già grave» aggiunge.
Il conflitto in Ucraina è in una «fase complessa, la guerra sarà ancora lunga. Questi bombardamenti alle infrastrutture civili servono a dare un ulteriore colpo al morale degli ucraini. La strategia russa è cambiata ed è ancora più violenta, punta a rendere impossibile ad alcuni milioni di persone affrontare l’inverno. Per non morire di freddo saranno costrette a migrare verso l’Europa. È un modo disumano di combattere la guerra, che porta a un ulteriore aggravamento».
Di fronte «a queste cifre il tema di poche centinaia di migranti è poca cosa, ma se non lo affrontiamo tra 15 anni ci troveremo con 70 mila arrivi al giorno dall’Africa, milioni di persone all’anno». Porre il problema «partendo dalle ong, che sono la punta microscopica di un iceberg gigantesco, è un modo per costringere tutta la Ue ad affrontarlo».
Alla riunione dei ministri della Difesa «non ero isolato, anzi ho fatto bilaterali con tutti, con tedeschi, spagnoli, francesi, greci, ciprioti». Per quanto riguarda l’invio di armi in Ucraina «si fa un decreto quando si ha una richiesta specifica, che ancora non c’è» sottolinea. Venendo alla nuova candidatura di Trump, «i nostri alleati sono gli Usa. Non i presidenti che, con grande rispetto per ognuno di loro, sono pro tempore».
Alla domanda se nell’Ue l’Italia è isolata, dopo le tensioni con la Francia sui migranti, Crosetto risponde così: «Alla riunione dei ministri della Difesa non ero isolato, anzi ho fatto bilaterali con tutti, con tedeschi, spagnoli, francesi, greci, ciprioti». E quando il capo dello Stato Sergio Mattarella ha detto che «da soli siamo tutti piccoli» per il ministro della Difesa «non ha parlato solo all’Italia, ma a tutti i sovranisti, anche a quelli che chiudono le frontiere a Ventimiglia».
Argomenti: governo meloni guerra russo-ucraina