Lazio e Lombardia, l’alleanza tra Pd e sinistra con M5s diventa sempre più complicata: «Noi non inseguiamo nessuno. È una questione di metodo, si parte dai temi non dal candidato. Io avevo chiesto un confronto sulle cose da fare per la Lombardia, altri hanno accelerato sul nome. Quindi adesso la vedo difficile dialogare».
Lo dice il coordinatore lombardo dei 5 Stelle, Dario Violi, commentando la scelta del centrosinistra di candidare l’europarlamentare dem Pierfrancesco Majorino alla guida della Regione. Ora «noi andiamo avanti con il nostro percorso, la prossima settimana presenteremo il nostro programma con i nostri punti fermi e vedremo chi vorrà starci», spiega Violi.
Ad ogni modo, poi, l’eventuale candidato su cui convergere «dovrà essere un nome `terzo´ e condiviso da tutti. Noi non ci facciamo imporre il candidato», ha concluso l’esponente pentastellato.
La disponibilità di Majorino
I Cinquestelle? «Non sono uno né che demonizza né che insegue. Poi vedremo cosa faranno loro. Se i Cinquestelle vogliono dialogare, sanno dove trovarci. Con Dario Violi ci siamo sentiti, io sono per fare questa corsa nel massimo della chiarezza».
Lo ha detto l’eurodeputato del Pd e candidato del centrosinistra in Lombardia, Pierfrancesco Majorino, intervenendo a `Metropolis´ in streaming sui siti del gruppo Gedi. «Noi siamo pronti a governare la Regione, perché già governiamo centinaia di Comuni», ha aggiunto.