Migranti, Piantedosi: "Per l'Italia la situazione è diventata insostenibile"
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Migranti, Piantedosi: "Per l'Italia la situazione è diventata insostenibile"

Piantedosi: "L'immigrazione è un fenomeno epocale legato al contesto internazionale e alle gravissime condizioni economiche e sociali in cui versano tante popolazioni. Per questo ho fatto in Parlamento riferimento ad un piano Mattei per l'Africa".

Migranti, Piantedosi: "Per l'Italia la situazione è diventata insostenibile"
Matteo Piantedosi
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18 Novembre 2022 - 10.16


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Matteo Piantedosi è il ministro del governo Meloni su cui si è più dibattuto nell’ultimo periodo, dalla questione rave ai migranti. E proprio su quest’ultima tematica il ministro dell’Interno ha rilasciato un’intervista a Il Giornale. «E’ evidente che la situazione attuale non è più a lungo sostenibile per il nostro Paese. Quest’anno sono già oltre 93.000 gli sbarchi di migranti sulle coste italiane, circa il 60 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2021. L’immigrazione illegale va fermata: fa arricchire i trafficanti di esseri umani, toglie dignità ai migranti e li espone al rischio di naufragio, genera un forte sentimento di insicurezza, alimenta fenomeni di criminalità, di marginalizzazione e di degrado urbano».

«Il governo andrà avanti lungo la strada già intrapresa sulla base di un programma premiato dagli elettori. Le nostre proposte sono chiare: più forte coinvolgimento dell’Ue, accordi con i Paesi di origine e transito dei migranti, rafforzamento dei canali di ingresso regolari anche valorizzando ulteriormente l’esperienza dei corridoi umanitari. L’immigrazione è un fenomeno epocale legato al contesto internazionale e alle gravissime condizioni economiche e sociali in cui versano tante popolazioni. Per questo ho fatto in Parlamento riferimento ad un piano Mattei per l’Africa sollecitato dal presidente Meloni come strumento di sviluppo economico e sociale necessario a dare concretezza al diritto di ogni individuo di scegliere liberamente di continuare a vivere dove è nato e quindi di non essere costretto a lasciare la propria terra».

«Ho anche detto che occorre che i flussi migratori siano comunque governati dagli Stati e che il loro peso non possa ricadere esclusivamente sui Paesi di primo ingresso tenuto anche conto che il sistema dei ricollocamenti ad oggi non ha sinora prodotto i risultati sperati». Il braccio di ferro con la Francia non ha lasciato strascichi nei rapporti tra due Paesi: «Con la Francia condividiamo da sempre valori e visioni e sarà sempre così. Il governo italiano vuole soltanto arrivare ad una soluzione di sistema a livello europeo per bloccare le partenze e rafforzare gli ingressi regolari. Io credo che questo interessi tutti i partner europei: gestire insieme il fenomeno migratorio è una necessità e un’opportunità per garantire sicurezza e sviluppo economico e sociale dei nostri Paesi».

A livello europeo qualcosa sembra muoversi sulla necessità di sostenere l’Italia nell’assalto alle nostre coste: «Vedo tanti segnali positivi. Ieri, in Germania, al vertice del G7 dei ministri dell’Interno, ho incontrato la mia omologa tedesca Faeser con la quale abbiamo condiviso la necessità di una forte iniziativa Ue sul tema migratorio che passi per accordi con i Paesi terzi. Analoga convergenza di obiettivi l’ho riscontrata nel bilaterale con la commissaria europea Johansson. Mi aspetto passi importanti già nei prossimi vertici europei», ha concluso Piantedosi.

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