La proposta del ministro Valditara, sui lavori socialmente utili per gli studenti violenti, ha scatenato le reazioni dell’opposizione – e non solo. La capogruppo Pd in VII Commissione, Irene Manzi, ha pubblicato una nota in cui critica duramente l’idea del ministro.
«Al ministro vorremmo ricordare che la scuola è il luogo dove le regole si imparano e si impara a rispettarle. Sono luoghi che si fondano sul sacrosanto principio dell’autonomia; luoghi in cui, prima di comminare le sanzioni agli studenti indisciplinati, si prova a capire le ragioni che spingono alcuni a trasgredire le regole. Non sono le sanzioni il modo migliore per ottenere questo risultato».
«In commissione cercheremo di capire quali obiettivi e che visione della società c’è dietro a questo continuo messaggio prestazionalista, ispirato a un modello fondato esclusivamente sull’ordine e la disciplina, che trasmettono le sue prime proposte. Non vorremmo che questo modello ideologico fosse usato contro il pluralismo e la libertà di insegnamento su cui si basa la nostra scuola e che nel corso di tutti questi anni ha contribuito a rafforzare la democrazia del nostro Paese».
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