Goffredo Bettini, tra i fondatori del Pd, da giorni sta commentando l’inizio della fase costituente del partito, in vista del congresso. Una visione estremamente critica di ciò che è diventato il Pd, che dovrà necessariamente cambiare con la nuova dirigenza. Il dirigente ne ha parlato a La7. “Da quando si è dissolto il Pci noi avevamo bisogno di rimettere in campo una visione critica e uno strumento di partito capace di svolgere in modo rinnovato il lavoro che hanno fatto i grandi partiti di massa: il rapporto tra il potere e la gente. Questo non siamo riusciti a farlo fin dall’inizio”.
“Abbiamo governato, anche bene, abbiamo salvato l’Italia, abbiamo difeso la democrazia, ma – ha sottolineato Bettini – non abbiamo più attraversato il popolo con una visione critica del mondo e con un partito di capace di rifare quel lavoro, in forme nuove, che avevano fatto i grandi partiti di massa”.
Un Pd così, «che non abbraccia contenuti e battaglie chiare», alla fine «diventa incolore». In vista delle primarie, «gli iscritti devono discutere sulle politiche che propongono i candidati» alla segreteria. «Dovremmo cercare di fare opposizione da subito. La destra si è presentata in maniera rocciosa, dando subito il segnale di quel che vuole essere. Se facciamo bene l’opposizione, cercando di coordinare anche le altre, potremmo non perdere terreno», aggiunge e spiega che «davanti a un Pd indebolito gli altri» da Conte a Calenda «cercano di conquistare il posto al sole». Ora invece, conclude, «la sinistra la dobbiamo fare noi, altrimenti il voto democratico va da un’altra parte».
Per la segreteria del Pd «abbiamo in campo candidature importanti. Non sono le sole: penso che nei prossimi giorni potranno emergerne delle altre».
«Molti anni fa ho fatto una battaglia frontale sulle correnti. Per anni sono rimasto solo, il Pd è vissuto di correnti e oggi chi le correnti ha frequentate e chi dalle correnti è stato espresso in Parlamento fa una battaglia. Non ho mai partecipato ad alcuna corrente, ho espresso le mie idee in maniera libera e per questo ho pagato dei prezzi».