Il governo Meloni si fa rimproverare dall’Anm, l’Associazione Nazionale Magistrati, a proposito della norma che prevede durissime pene per i raduni non autorizzati, banalmente definitiva “anti rave”.
«La norma che introduce il criterio del pericolo per l’ordine pubblico, la salute pubblica e l’incolumità pubblica è troppo generica, troppo vaga» e, per questa sua «vaghezza», «rischia di non raggiungere il suo obiettivo: soprattutto non viene in alcun modo descritto il pericolo a cui fa riferimento». Ad affermarlo è il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, commentando la norma anti-rave, contenuta nel primo decreto del governo Meloni, durante la sua audizione in Commissione Giustizia del Senato.
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