Azione e Italia Viva uniti verso una federazione, un po’ come era con +Europa fino alla rottura elettorale.
«Oggi inizia un cammino comune che parte dalla federazione tra Azione e Italia Viva e arriverà alla nascita di un partito unico dei riformisti e dei liberali italiani. Concretezza e serietà contro il qualunquismo e il populismo di destra e di sinistra per dare all’Italia il futuro che merita un grande Paese europeo».
Lo afferma Carlo Calenda, leader di Azione, commentando l’assemblea nazionale di Iv che ha deliberato in favore della federazione tra i due partiti.
Osvaldo Napoli
Auguri sinceri a Elly Schlein e a tutti i capi bastone del Pd che puntano su di lei nella speranza di perpetuare il loro potere di interdizione, a rischio con un personaggio come Bonaccini. Azione, come è ovvio, non ha preferenze per nessuno dei candidati alla segreteria. Il nostro obiettivo è di essere quello che né il Pd né Forza Italia sono più: una forza liberal-democratica, europeista e atlantista, di centro ma soprattutto una forza di cambiamento e riformista. Tutte qualità che nel passato, sia pure per brevi stagioni, erano appartenute a Pd e Fi, due partiti costretti oggi a sopravvivere elemosinando comprensione a Giuseppe Conte o qualche poltrona in più a Giorgia Meloni».
Lo dichiara Osvaldo Napoli, della segreteria nazionale di Azione.
«Il 2024 è lì, dietro l’angolo – prosegue Napoli -. Azione e Italia Viva si presentano con la credibilità che appartiene solo a forze genuinamente europeiste. Siamo riformisti in Italia e ancora di più in Europa. Diversamente dalla presidente Meloni, Calenda e Renzi sono per il superamento del voto all’unanimità nei Consigli europei, vero grimaldello per far saltare la palude in cui si trova l’Europa per colpa dei sovranisti. Il Pd e Forza Italia si aggrappano disperatamente al passato. Vorrei rassicurare il vice presidente della Camera, Giorgio Mulè: Calenda non blocca nessun ingranaggio, prova semmai a liberare gli ingranaggi della maggioranza bloccati dalle mance e mancette elencate da Mulè».
Argomenti: Elly Schlein