Corruzione all'Europarlamento, parla Visentini: "Sconvolto, non ho mai fatto nulla di sbagliato"
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Corruzione all'Europarlamento, parla Visentini: "Sconvolto, non ho mai fatto nulla di sbagliato"

Luca Visentini è stato fermato venerdì e rimesso in libertà condizionata domenica. In un’intervista a La Stampa, Visentini ha provato a spiegare la sua situazione che, a suo dire, è di totale estraneità alle accuse.

Corruzione all'Europarlamento, parla Visentini: "Sconvolto, non ho mai fatto nulla di sbagliato"
Luca Visentini
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14 Dicembre 2022 - 10.38


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Qatargate, il sindacalista Luca Visentini è stato fermato venerdì e rimesso in libertà condizionata domenica. In un’intervista a La Stampa, Visentini ha provato a spiegare la sua situazione che, a suo dire, è di totale estraneità alle accuse.

«Sono sconvolto da quella che è stata la più brutta esperienza della mia vita», ma anche «sicuro di non aver mai fatto nulla di sbagliato». Ora si prepara a lasciare temporaneamente la carica di segretario generale dell’Ituc, la Confederazione internazionale dei sindacati che prenderà poi una «decisione finale».

Il suo coinvolgimento nell’inchiesta nasce «da Fight Impunity, organizzazione al centro dell’inchiesta che tutti consideravano una Ong assolutamente specchiata e riconosciuta – ricorda – nel board c’erano Antonio Panzeri, ma anche Emma Bonino, un ex primo ministro francese e altre personalità». Visentini aveva incontrato Panzeri «un paio di volte quando ancora era europarlamentare, ma per ragioni istituzionali». 

Poi, «finito il mandato all’Europarlamento, ha creato questa associazione, mi ha invitato a qualche conferenza sui diritti umani. E mi ha chiesto di contribuire con uno scritto al rapporto annuale. Tutte iniziative di carattere culturale e generale, in cui tra l’altro il tema Qatar non è stato mai posto. Quante? Tre: una al Parlamento Ue qualche mese fa, un altro paio in Italia».

Il sindacalista non ha mai avuto dubbi sull’attività di Panzeri «né qualcuno ha mai adombrato neanche il sospetto d’opacità sull’operato dell’associazione». Ituc collabora «con l’ufficio Ilo (l’Organizzazione internazionale del lavoro, agenzia Onu, ndr) aperto a Doha per denunciare casi di violazioni e cercare di risolverli». Visentini non entra nel merito dell’indagine, ma da Panzeri o dal Qatar «non posso dire mi sia stata fatta un’offerta corruttoria – commenta – Non mi è mai successo». 

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