Qatargate, il Pd ora deve fare i conti con la questione morale lasciata dietro alle spalle.
Come Partito democratico “abbiamo bisogno di dire che l’onestà, la sobrietà e il rispetto delle regole, anche alla luce di quello che sta accadendo vergognosamente a Bruxelles, tornino al centro dell’azione politica”.
Lo ha spiegato il presidente della Regione Emilia-Romagna e candidato alla segreteria nazionale del Pd, Stefano Bonaccini, a margine della visita alla mostra su Luigi Ghirri a Parma.
“Io cerco di provare a rappresentare il punto di vista di un Pd che deve avere la schiena dritta”, ha aggiunto Bonaccini, per il quale il partito ha bisogno di “una nuova classe dirigente” perché ci sono state “troppe sconfitte” e “bisogna che questo gruppo dirigente venga sostituito da un nuovo gruppo dirigente che a mio parere deve attingere a piene mani tra tanti amministratori locali che hanno vinto mentre si perdeva a livello nazionale, che hanno un rapporto col territorio molto forte”.
Il nuovo Pd, secondo il governatore, deve “aprire alla società civile” portando al suo interno “chi si riconosce all’idea di una sinistra moderna, riformista, che abbia al centro il tema del lavoro, che consideri l’impresa un valore sociale, che punti decisamente sulla scuola e la sanità pubblica a differenza delle destra e che metta l’ambiente al centro del proprio lavoro e la legalità”.
